Chi sono i nostri antenati? Lo scopre un’associazione

L’organizzazione Familysearch promette la ricostruzione dell’albero genealogico Il servizio offerto gratis a tutti i cittadini su appuntamento. Domani il convegno

PESCARA. Volete sapere chi sono i vostri antenati e quali sono le vostre origini? Ora potete scoprirlo. C’è un’associazione a Pescara, chiamata «Familysearch», che promette di ricostruire l’albero genealogico di ogni cittadino. Basta fissare un appuntamento, il servizio è completamente gratuito. Il numero da comporre è il seguente: 392/5351503. Il centro, che si trova in piazza Salvo D’Acquisto 20, è aperto il giovedì dalle 17 alle 20. Ma su appuntamento può ricevere anche il martedì.

L’iniziativa verrà presentata domani pomeriggio, alle 17, nella sala consiliare del Comune. Questa associazione, con l’appoggio della chiesa dei mormoni Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, utilizza un motore di ricerca su Internet che consente l’accesso ai pubblici archivi dove sono conservati estratti di nascita e di morte e, talvolta, persino alcune foto. La ricerca può andare indietro negli anni fino al 1809, cioè fino al periodo di Napoleone quando è stato istituito lo stato civile. Ma il rappresentante dell’associazione Mauro Favilli ieri ha spiegato che ci sono stati casi in cui le ricerche hanno raggiunto persino il XIV secolo. «Familysearch», hanno fatto presente Favilli e la studiosa Isabella Persico responsabile del Centro di storia familiare, «è la più grande organizzazione mondiale che si occupa di genealogia. Abbiamo 4.745 centri di storia familiare in 133 nazioni del mondo. Offre dei servizi di consultazione e supporto in maniera assolutamente gratuita. La nostra grande passione è la ricerca degli antenati e per raggiungere questo scopo dal 1894 vengono raccolti documenti. Nel secolo scorso, microfilmavamo gli archivi di Stato, quelli comunali, i registri parrocchiali. Ora quei miliardi di immagini sono letti in digitale».

C’è un sito Internet in cui poter avviare la ricerca dei propri antenati. Si chiama Familysearch.org, ma senza le opportune indicazioni, fornite dall’associazione, la ricerca appare praticamente impossibile. Circa 40 volontari sono al lavoro ogni giorno per recuperare i documenti dell’Abruzzo e indicizzarli. «Con il convegno di sabato (domani, ndr)», ha affermato il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, «vogliamo mettere a disposizione di tutti un servizio che punta alla ricostruzione del proprio albero genealogico. È un modo per dare volto e una provenienza a persone che sono nostri parenti».

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