Chiesetta di Sant’Anna, finiti i lavori di restauro: salvati tutti gli affreschi

Festa per la riapertura dell’edificio di culto lungo viale Bovio La Soprintendenza: autentico scrigno d’arte. Masci: che emozione
PESCARA. Era stata dichiarata un monumento di «interesse culturale» nel 1997; nel 2015 il restauro di consolidamento delle mura esterne e della facciata; all’interno però la chiesetta di Sant’Anna, in viale Bovio, era rimasta in abbandono con i muri cadenti e ricoperti di muffa: dominava il grigio Adesso, sono finiti gli ultimi lavori e chiesa, costruita nella seconda metà dell’Ottocento dalla famiglia Muzii, è tornata al suo splendore anche all’interno: salvato il patrimonio di affreschi, ora a spiccare è il blu. Da venerdì, le porte si sono riaperte. «Grazie al concorso virtuoso di più enti e figure specializzate nel campo della conservazione, la chiesa, autentico scrigno d’arte, può finalmente tornare ad essere fruito dall’intera comunità locale», questo il commento della Soprintendenza per le province di Chieti e Pescara guidata da Cristina Collettini.
Grazie a un finanziamento regionale di 250mila euro, il restauro ha riguardato decorazioni, stucchi e pitture delle pareti interne. «Un luogo identitario della pescaresità», ha detto il sindaco Carlo Masci, «la chiesa di Sant’Anna rappresenta il fulcro di quella che era Castellammare e rivederla così bella, colorata e ordinata, ha provocato grande emozione ai residenti». «Restituire alla città la bellezza delle superfici decorate e degli affreschi, del portone ligneo e del risanamento del pavimento mi ha veramente commosso», le parole dell’assessore alla Cultura Mariarita Carota. Presente all’inaugurazione anche il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.
L’intervento, avviato il 27 maggio del 2021 e coordinato dalla Soprintendenza, è stato completato il 13 dicembre con la pulitura e il consolidamento delle superfici decorate, oltre che il recupero e il rifacimento degli affreschi. Eliseba De Leonardis è stata progettista e direttore dei lavori, Aldo Giorgio Pezzi il responsabile unico del procedimento. «L’intervento attuale», spiega la Soprintendenza, «ha interessato principalmente il ricco apparato decorativo, restaurato con interventi puntuali di pulitura e consolidamento delle superfici decorate, di calibrata integrazione delle lacune pittoriche e di meticoloso rifacimento degli elementi decorativi in stucco. È stato riproposto il pavimento originario in laterizio dopo un intervento di bonifica dell’umidità di risalita, restaurato il portone ligneo a due ante; rifatto l’impianto elettrico con una nuova illuminazione coerente con l’invaso interno e capace di esaltare la qualità dell’apparato decorativo; infine, all’esterno, è stato ripristinato il corretto funzionamento del sistema di deflusso delle acque piovane e restaurata la parete esterna di fondo, dalla quale originava l’umidità di infiltrazione che aveva fortemente danneggiato le tempere interne».