Ciattè d'oro, Zupo non si presenta alla cerimonia

Le polemiche sollevate per la scelta dell’amministrazione di premiare il capo della Mobile di Pescara hanno condizionato l’appuntamento. Zupo ha inviato un messaggio spiegando di essere impegnato a Roma in un corso di aggiornamento. Assenti anche il centrosinistra e Felicetti
PESCARA. Nicola Zupo non si è presentato alla cerimonia di consegna dei Ciattè e dei Delfini d'oro, onoreficenze della città. Lo stesso hanno fatto i consiglieri di centrosinistra che in blocco hanno disertato la manifestazione. Assenti anche esponenti di centrodestra e un membro del comitato dei saggi Felicetti. Ciò che si temeva alla vigilia è accaduto. Le polemiche sollevate dal Pd hanno condizionato l'appuntamento che ogni anno si svolge per San Cetteo. Albore Mascia, sabato scorso, aveva avvertito che sarebbe stata una cerimonia sobria per rispetto dei 4 alpini caduti in Afghanistan. Ma ciò che è successo ieri, forse, è andato ben oltre le previsioni del primo cittadino. Non era mai accaduto finora che il centrosinistra, sempre sensibile ai temi della giustizia, arrivasse a disertare un appuntamento istituzionale snobbando un servitore dello Stato, cioè l'investigatore che ha arrestato l'ex sindaco Pd Luciano D'Alfonso e ha contribuito a smascherare presunte attività illecite emerse con le inchieste sulle amministrazioni passate di Pescara e Montesilvano. E non era mai accaduto, probabilmente, che uno dei premiati con i simboli di Pescara rinunciasse a partecipare. Così, la manifestazione si è distinta per le numerose defezioni. Persino tra il pubblico molte le sedie vuote.
|f| La cerimonia di premiazione in Comune
ZUPO NON C'E' Era il personaggio più atteso. Tutti si aspettavano di vedere come il capo della Squadra Mobile avrebbe reagito di fronte alle polemiche sollevate dal Pd. «Trovo inopportuno», aveva detto il consigliere dei democratici Enzo Del Vecchio, «dare un riconoscimento di questo genere a un servitore dello Stato in piena attività investigativa che investe il Comune». Ma Nicola Zupo non si è fatto vedere. Al momento della sua premiazione una collaboratrice del sindaco ha letto un messaggio inviato dal dirigente della Mobile sabato scorso e tenuto strettamente riservato fino alla consegna simbolica del Delfino d'oro. «Egregio signor sindaco», ha scritto Zupo, «come a lei noto sono impegnato dal 27 settembre scorso, a Roma e sono quindi temporaneamente assegnato alla Scuola superiore di polizia di quella città. Per tali impegni mi spiace doverle comunicare che non potrò essere presente alla cerimonia solenne, ma ringrazio per l'importante riconoscimento che codesta amministrazione comunale ha voluto attribuirmi per il lavoro svolto da me e dall'intera Squadra Mobile».
MANCA LA SINISTRA Nell'emiciclo, i banchi alla sinistra del sindaco erano completamente vuoti. I consiglieri del Pd, Idv, Sinistra, Rifondazione comunista, Città ponte hanno disertato in blocco la cerimonia. Defezioni si sono registrate anche nella maggioranza. Si potevano notare le assenze dei catoniani e di alcuni esponenti dell'Udc e di Pescara futura, guarda caso, coinvolti nelle inchieste giudiziarie riguardanti la precedente amministrazione. Era assente anche il presidente del consiglio comunale Licio Di Biase (Udc) e la seduta solenne è stata presieduta dal vice Gianni Santilli. Mancava, inoltre, Nevio Felicetti, componente del comitato dei quattro saggi preposto alla scelta dei premiati. L'ex senatore Pd aveva criticato giorni fa l'amministrazione affermando che il lavoro del comitato era stato condizionato.
I PREMIATI La cerimonia è andata comunque avanti. Sono stati premiati con i Ciattè il soprano Carmela Remigio, l'ex sindaco Carlo Pace, il cantante Giò Di Tonno. I Delfini d'oro sono andati all'ex prefetto di Pescara Paolo Orrei e all'imprenditore Filippo Antonio De Cecco.
|f| La cerimonia di premiazione in Comune
ZUPO NON C'E' Era il personaggio più atteso. Tutti si aspettavano di vedere come il capo della Squadra Mobile avrebbe reagito di fronte alle polemiche sollevate dal Pd. «Trovo inopportuno», aveva detto il consigliere dei democratici Enzo Del Vecchio, «dare un riconoscimento di questo genere a un servitore dello Stato in piena attività investigativa che investe il Comune». Ma Nicola Zupo non si è fatto vedere. Al momento della sua premiazione una collaboratrice del sindaco ha letto un messaggio inviato dal dirigente della Mobile sabato scorso e tenuto strettamente riservato fino alla consegna simbolica del Delfino d'oro. «Egregio signor sindaco», ha scritto Zupo, «come a lei noto sono impegnato dal 27 settembre scorso, a Roma e sono quindi temporaneamente assegnato alla Scuola superiore di polizia di quella città. Per tali impegni mi spiace doverle comunicare che non potrò essere presente alla cerimonia solenne, ma ringrazio per l'importante riconoscimento che codesta amministrazione comunale ha voluto attribuirmi per il lavoro svolto da me e dall'intera Squadra Mobile».
MANCA LA SINISTRA Nell'emiciclo, i banchi alla sinistra del sindaco erano completamente vuoti. I consiglieri del Pd, Idv, Sinistra, Rifondazione comunista, Città ponte hanno disertato in blocco la cerimonia. Defezioni si sono registrate anche nella maggioranza. Si potevano notare le assenze dei catoniani e di alcuni esponenti dell'Udc e di Pescara futura, guarda caso, coinvolti nelle inchieste giudiziarie riguardanti la precedente amministrazione. Era assente anche il presidente del consiglio comunale Licio Di Biase (Udc) e la seduta solenne è stata presieduta dal vice Gianni Santilli. Mancava, inoltre, Nevio Felicetti, componente del comitato dei quattro saggi preposto alla scelta dei premiati. L'ex senatore Pd aveva criticato giorni fa l'amministrazione affermando che il lavoro del comitato era stato condizionato.
I PREMIATI La cerimonia è andata comunque avanti. Sono stati premiati con i Ciattè il soprano Carmela Remigio, l'ex sindaco Carlo Pace, il cantante Giò Di Tonno. I Delfini d'oro sono andati all'ex prefetto di Pescara Paolo Orrei e all'imprenditore Filippo Antonio De Cecco.
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