Ciclone, il pm accusa: "I lavori di Lotorio realizzati al ribasso"

Sotto esame costi ridotti per 120 mila euro. Varone: il costruttore ha risparmiato. La replica della difesa: fatte più opere del previsto

MONTESILVANO. Lavori low-cost, al ribasso, per far risparmiare soldi al costruttore ed ex consigliere della Margherita Vladimiro Lotorio: 70 mila euro per l'area del complesso dei Giardini Naxos in via Volga e altri 50 mila per piazza Le Lune lungo via Vestina. È questa l'accusa del pm Gennaro Varone scagliata ieri durante la quarta udienza del processo Ciclone sul presunto intreccio tra tangenti e appalti con 32 imputati, a cominciare dall'ex sindaco Enzo Cantagallo, e sette società coinvolte. Nell'aula 1 del tribunale di Pescara, davanti agli imputati Cantagallo, Lotorio, gli ex assessori Attilio Vallescura, Paolo Di Blasio, l'ex vicesindaco Marco Savini, l'ex capo di gabinetto Lamberto Di Pentima, l'ex dirigente all'Urbanistica Rolando Canale e gli imprenditori Giuseppe Di Pietro e Duilio Ferretti, l'accusa è tornata a picconare il «sistema Montesilvano» imperniato sui favori ai costruttori e Varone ha parlato del «ruolo ibrido» di Canale: «Dirigente comunale, ma anche progettista e direttore dei lavori pagato da imprese private».

IL TESTIMONE. «Le opere di urbanizzazione dei Giardini Naxos sono state realizzate come prevedeva il progetto?», così ha chiesto Varone al testimone Stefano Vagnoni, architetto, progettista e direttore dei lavori del complesso edilizio. «Non sono state ultimate», ha risposto Vagnoni, «in sede di esecuzione dei lavori sono emerse problematiche di cantiere».

IL VERBALE DEL 2007. Varone ha ripreso il verbale di un interrogatorio di Vagnoni del 19 luglio 2007: «I soldi delle opere di urbanizzazione sono stati usati per il recinto dei Giardini Naxos», disse Vagnoni quattro anni fa. Un'affermazione contestata dai difensori di Canale e Cantagallo, gli avvocati Italo Longo e Giuliano Milia, perché ritenuta priva di fondamento. «Ma lei», ha proseguito Varone con Vagnoni, «non si è accorto che le opere realizzate non corrispondevano a quanto ipotizzato sulla carta?». «Non me ne sono accorto», ha risposto Vagnoni.

Per Varone, dei 130 mila euro di opere previste nel computo metrico iniziale ne sono state realizzate soltanto 60 mila; per il complesso Le Lune, ha spiegato il geometra comunale Maurizio Gentile, testimone dell'accusa, a fronte di un intervento previsto di 72 mila euro il Comune ha calcolato lavori soltanto per 22 mila euro.

I CERCHIETTI. «Per Le Lune, all'inizio, abbiamo riscontrato errori grossolani», ha detto Gentile che, tra il 2004 e 2006, studiò il caso con l'architetto comunale Antonio Petitti e segnò con dei cerchietti, su un documento trovato dalla squadra mobile e finito ieri tra gli atti del processo, tutte le irregolarità.

LA DIFESA. «Ma il recinto dei Giardini Naxos, un muro di contenimento necessario», ha sostenuto Giancarlo De Marco, legale di Lotorio, «era previsto già nel progetto». Per Le Lune, invece, sono stati fatti anche «lavori aggiuntivi» come i marciapiedi in via Massarenti fino alla scuola media Silone e i parcheggi in via Vestina.

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