Cimitero, la gestione a una municipalizzata

Del Vecchio: «Strada obbligata per garantire i servizi, venerdì si decide nel vertice con i capigruppo»

PESCARA. Torneranno a riunirsi nella giornata di venerdì prossimo i capigruppo di maggioranza e opposizione in consiglio comunale per esaminare gli ultimi sviluppi legati alla gestione del cimitero di Colli Madonna. Lo ha riferito il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Enzo Del Vecchio.

«Dopo l'incontro di mercoledì 29 aprile», ha affermato, «durante il quale l'amministrazione comunale aveva prospettato le possibili soluzioni per assicurare continuità alla gestione dei servizi del cimitero di Colli Madonna, alcune delle quali legate a pareri richiesti al ministero dell'Interno, la riunione di venerdì sarà utile per definire il percorso da seguire al fine di scongiurare interruzioni e disservizi importanti e delicati riguardanti proprio il cimitero di Colli Madonna».

«Di certo», ha ammesso Del Vecchio, «peserà e non poco la risposta negativa fatta pervenire dal ministero dell'Interno al quesito posto dal Comune, sulla possibilità di consentire al Comune stesso la gestione diretta dei servizi cimiteriali e di ritenere l'entrata economica legata alla riscossione delle tariffe cimiteriali neutra rispetto alle riduzioni operate in sede predissesto sull'intervento prestazione di servizi, la cui maggiore spesa è finalizzata ai servizi sociali».

Il ministero ha specificato: «Le entrate garantite da tali servizi, siano essi produttivi o a domanda individuale, non hanno un vincolo di destinazione impresso dalla legge e pertanto il presupposto evidenziato dall'ente non può essere considerato argomento interpretativo idoneo alla neutralizzazione della spesa».

«Con queste poche righe», ha osservato Del Vecchio, «il direttore centrale del ministero dell'Interno chiude anche l'ultimo spiraglio a cui l'amministrazione comunale aveva riposto una qualche possibilità per garantire la continuità nella gestione dei servizi cimiteriali senza il coinvolgimento di altri soggetti terzi. Tramontata questa eventualità ora diventa una necessità impellente, soprattutto per la corsa contro il tempo della riconsegna dei luoghi e delle strutture da parte della società Fidia, la cui proroga scade il 31 di questo mese, per seguire altre strade che possono coinvolgere anche le società in house providing del Comune».

«Una soluzione già prospettata ai capigruppo nel corso dell'incontro del 29 aprile», ha concluso, «e che ora diventa quasi una scelta obbligata».

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