Pescara

Colpo alle Poste ai Colli, trovata l’auto. Caccia a 4 banditi: pista pugliese

19 Maggio 2025

Pescara, bancomat saltato in aria: la polizia sequestra una Giulietta bianca lasciata a poca distanza dal luogo della doppia esplosione. Il bottino si aggirerebbe sui 50mila euro

PESCARA. Una Giulietta bianca ritrovata nella zona dei Colli, abbandonata dai banditi subito dopo aver fatto esplodere lo sportello bancomat delle Poste di via di Sotto. Partono da quest’auto sequestrata, e dalle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza dell’ufficio postale e della zona, le indagini della squadra Mobile per arrivare ai responsabili del colpo che sabato sera ha fatto tremare un intero quartiere.

Due esplosioni, una dietro l’altra, e quattro uomini incappucciati che svaniscono nel nulla portandosi dietro il bussolotto dei soldi caricato nella stessa giornata di sabato, subito dopo la chiusura dell’ufficio postale. Un bottino che, stando alla capienza media della cassa, potrebbe aggirarsi intorno ai 50mila euro, e che di certo i banditi sono riusciti a portarsi via a differenza di un mese fa quando fu fatto saltare in aria il bancomat delle Poste di via Gran Sasso, a Santa Teresa di Spoltore.

In quel caso l’esplosione fu talmente violenta che andò tutto distrutto e ai banditi non restò che fuggire e poi bruciare l’auto, una Panda risultata poi rubata a Roma. Ma stavolta la banda (a questo punto non è affatto escluso che possa essere la stessa del 20 aprile), ha azzeccato tempi e modi: in due innescano la doppia esplosione, un terzo va a recuperare il bussolotto dei soldi e un quarto li traghetta via a tutta birra su quella Giulietta bianca abbandonata subito dopo.

E proprio la vettura potrebbe fornire ora dettagli importanti agli investigatori, a cominciare dalla provenienza, ma non solo. Si tratta infatti di verificare la presenza di eventuali impronte e, anche, analizzando le immagini della videosorveglianza comunale, di provare a intercettare in giro per la città i movimenti di quella vettura e le persone al suo interno. C’è poi da capire la matrice criminale: la strada, stando al metodo utilizzato, porterebbe dritto alla zona di Foggia, ma tutto è ancora da verificare, considerando anche l’azione anomala messa in pratica: di sabato sera, poco dopo l’ora di cena, con le strade piene di macchine e persone in giro e, soprattutto, con i servizi di controllo potenziati proprio per il fine settimana.

E intanto in via Di Sotto resta la pensilina dell’autobus ricoperta di vetri e calcinacci, isolata con il filo rosso, e l’ufficio postale inagibile chissà fino a quando. Oggi dovrebbe esserci un primo sopralluogo, da parte di Poste, per capire come e in che tempi intervenire per risistemare il tutto, mentre nel frattempo i servizi saranno spostati in uno sportello in appoggio in via di individuazione. La cosa più importante è che nessuno si è fatto male e che gli inquilini della palazzina dove insiste l’ufficio postale sono potuti rientrare nelle proprie case la sera stessa del colpo. In via di definizione anche l’ammontare del bottino.

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