Comune, per appalto da 772 mila euro in gara 213 imprese

Record di partecipanti al bando per le case popolari Costruttori e sindacati: è l’effetto della crisi economica

PESCARA. Per una gara d’appalto di medie dimensioni si sono presentate 213 imprese. Non era stata mai raggiunta in Comune una cifra così alta di partecipanti. La crisi economica e il lavoro che scarseggia stanno spingendo le aziende operanti nell’edilizia ad accettare di tutto.

Così, il mese scorso, quando il Comune ha messo a bando i lavori di manutenzione straordinaria delle case popolari dell’ente, le ditte affamate di lavoro si sono fiondate. Entro la scadenza del 7 novembre scorso, sono arrivate offerte da ogni parte d’Italia, a dimostrazione che la crisi economica morde dappertutto e non fa favoritismi tra le varie aree geografiche del Paese. La commissione esaminatrice del Comune sarà costretta a un super lavoro per vagliare tutte le proposte pervenute. Tra l’altro, il prezzo dell’appalto pubblico non è nemmeno eccessivamente alto. Si parte da 772.500 euro, ma la cifra è destinata a scendere con le offerte al ribasso delle varie ditte. Chi opera nell’edilizia dice che una crisi così non l’ha mai vista. «È il segnale che il lavoro manca», sostiene il segretario generale della Cgil Paolo Castellucci, «Pescara è una delle città che ha registrato il numero più alto di cessazioni delle imprese. Soprattutto nell’edilizia, che è praticamente ferma». «Oggi, il lavoro non arriva più nemmeno dal pubblico», prosegue Castellucci, «perché gli enti locali non possono più spendere». La Cgil, che ha organizzato per domani una manifestazione di protesta nelle strade di Pescara, nell’ambito della giornata di mobilitazione indetta in tutta Europa dalla Confederazione europea dei sindacati, parla di povertà assoluta e lancia qualche proposta per rivitalizzare l’economia. «Non solo le case, ma anche l’edilizia scolastica», dice Castellucci, «possono favorire il rilancio del settore. Ristrutturare le scuole significa anche dare lavoro alle imprese».

Secondo l’Associazione nazionale costruttori (Ance), le imprese, pur di non affogare nel mare della crisi economica, sono disposte ad accettare ogni tipo di lavoro e a praticare ribassi d’asta a livelli mai visti per ottenere gli appalti, magari risparmiando sulla sicurezza dei lavoratori o sui materiali utilizzati. Rischi che l’Ance ha tentato di neutralizzare più volte, ma non sempre ci è riuscita.

Ora, è partita la procedura di apertura delle buste contenenti le offerte e ci vorranno diversi giorni per concludere l’esame e arrivare all’aggiudicazione dell’appalto.

Le case popolari che saranno sottoposte a manutenzione straordinaria si trovano a Fontanelle, in via Caduti per servizio e a Zanni, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa. «Vogliamo restituire dignità a palazzine che non hanno mai subìto alcuna opera di manutenzione», spiega l’assessore ai lavori pubblici Isabella Del Trecco. Il progetto prevede, per via Caduti per servizio, la chiusura perimetrale dei portici con una muratura e la sostituzione dei pavimenti dei balconi. A Zanni, invece, si procederà alla sistemazione dei parapetti dei balconi, alla bonifica di un locale interrato che presenta problemi di infiltrazioni. I lavori dureranno sei mesi.

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