Concorsi pubblici al Comune di Pescara, tra gli idonei ci sono ex politici e parenti

Ecco le graduatorie per l’assunzione di due specialisti amministravi e un esperto in attività culturali. Tra i nomi spuntano consiglieri, stretti collaboratori dell’amministrazione e anche due figli illustri
PESCARA. Nelle graduatorie dei concorsi pubblici del Comune spuntano ex politici, collaboratori fedelissimi dell’amministrazione e persino parenti stretti di consiglieri e storici dipendenti comunali. Posti ambiti, quelli messi in palio dall’ente, che hanno attirato centinaia di candidati, ma che alla fine sembrano aver premiato anche nomi già ben noti nei corridoi di Palazzo di città. Nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato le graduatorie di merito relative a due concorsi inseriti nel piano assunzionale varato dopo l’uscita dal predissesto finanziario. La linea dell’ente è chiara: «Assumere per creare occupazione». Da qui la pubblicazione di diversi bandi, tra cui uno per l’assunzione di due funzionari amministrativi-contabili e un altro per la selezione di una figura dedicata alle attività culturali. Entrambi i concorsi sono finalizzati ad assunzioni a tempo indeterminato.
Il concorso per funzionari amministrativi e contabili si è svolto attraverso due prove, una scritta e una orale, con quesiti su diritto amministrativo, contabilità pubblica e ordinamento degli enti locali. A valutare i candidati una commissione composta dal direttore generale Fabio Zuccarini, dal dirigente del settore finanziario Andrea Ruggeri e dalla dirigente della programmazione e controllo Cristiana Lombardi. Il bando, pubblicato a febbraio, prevedeva anche una priorità per gli appartenenti alle forze armate. A fronte di centinaia di candidati presentatisi a luglio nella sede di via Piaggio, a Chieti, solo pochi hanno superato le selezioni. Ma più che la correttezza formale, è la lettura dei nomi in graduatoria ad aver fatto sollevare più di un sopracciglio.
Tra gli idonei figurano Quirino Santilli, figlio di Gianni Santilli, attuale presidente del consiglio comunale di Fratelli d’Italia; Salvatore Di Pino, stretto collaboratore del sindaco Carlo Masci ed ex consigliere di FdI e presidente della commissione Finanze e bilancio, 336 voti alle ultime amministrative sempre con FdI ma non eletto; Annacarla Valeriano, dipendente comunale; Elena Rapposelli, figlia della storica dipendente comunale Giovina Testino; Amedeo Volpe, ex consigliere comunale della Lega ed ex vigile urbano, 304 voti alle ultime amministrative con la lista Pescara Futura di centrodestra ma non eletto; Emilio Longhi, esponente del Pd e oggi nel cda di Ambiente Spa; Laura Di Pietro, ex assessore della giunta Alessandrini.
Nel concorso per «un’unità di personale con profilo di specialista di attività culturali» risultano idonei 15 candidati. In testa alla graduatoria Alessandra Faieta, collaboratrice dell’assessore Adelchi Sulpizio. Nella stessa selezione torna Annacarla Valeriano, seconda classificata, mentre al quarto posto ricompare Quirino Santilli, presente dunque in entrambe le graduatorie. Ma il vero nodo politico è un altro: le graduatorie avranno validità triennale. Questo significa che ogni futura esigenza di personale potrà essere coperta attingendo sempre dagli stessi elenchi, con effetti destinati a durare nel tempo.
Il caso delle assunzioni era approdato anche in consiglio nei giorni scorsi. Il capogruppo civico Domenico Pettinari aveva più volte acceso i riflettori sul tema delle assunzioni pubbliche, denunciando il rischio di conflitti di interesse e rivendicando per il suo gruppo «un codice etico che esclude i parenti dai concorsi pubblici, per evitare ambiguità e sospetti. Abbiamo fatto 67 interventi su questo tema», aveva rimarcato insieme al consigliere Massimiliano Di Pillo, «alzando la voce e chiarendo che noi non abbiamo mai avuto e mai avremo, perché non lo consentiremo, fratelli, mogli, figli o nipoti vincitori di concorso nell’amministrazione pubblica dove operiamo».
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