Corso Vittorio pedonale il Pdl diserterà il consiglio

Il centrodestra non partecipa alla seduta di domani voluta dall’opposizione ma l’Udc volta le spalle alla maggioranza: «Noi saremo presenti in aula»
PESCARA. Pdl e Pescara futura non vogliono partecipare alla seduta straordinaria del consiglio comunale di domani, dedicata al progetto di pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele. Sarà invece presente l’Udc. Oggi i consiglieri dei due partiti di maggioranza terranno una conferenza stampa per spiegare la loro scelta. Una sorta di protesta per contestare la data di convocazione del consiglio straordinario, voluto fortemente dal centrosinistra per cercare di bloccare il progetto di riqualificazione di corso Vittorio già avviato. Bisogna, infatti, ricordare che l’amministrazione comunale ha già fatto partire la gara d’appalto per la scelta della ditta cui affidare i lavori, nonostante l’opposizione e l’Udc abbiano richiesto uno stop all’intervento per avviare una sperimentazione, prima di far partire la chiusura del Corso e il trasferimento del traffico privato sulle aree di risulta. È stata anche approvata una mozione per fermare i lavori. Ma l’amministrazione comunale ha deciso di andare avanti e il prossimo 5 luglio si dovrebbe concludere la gara d’appalto.
La maggioranza appare fortemente divisa. «Noi ci saremo in consiglio comunale», ha assicurato il capogruppo dell’Udc Vincenzo Dogali, «la nostra posizione sulla pedonalizzazione di corso Vittorio è molto chiara». Perplessità si registrano anche nelle file del Pdl. Il consigliere Salvatore Di Pino, promotore della mozione fatta approvare in aula per bloccare i lavori, non ha escluso una sua partecipazione alla seduta. «Domani cercherò di capire meglio i motivi di questa decisione della maggioranza», ha rivelato ieri. L’opposizione, intanto, si prepara alla battaglia, non essendo stata ancora informata sulla probabile assenza dei consiglieri di Pdl e Pescara futura. Secondo l’esponente del Pd Antonio Blasioli, ex assessore alla mobilità nella passata giunta D’Alfonso, «l’amministrazione non può andare avanti con il progetto di corso Vittorio, senza un Piano traffico approvato che preveda una Ztl». «A Venezia», ha fatto presente Blasioli, «alcuni commercianti hanno impugnato un’ordinanza con cui il Comune veneto ha promosso una Ztl e una sentenza del Tar gli ha dato ragione. L’istituzione di una Ztl, o una nuova delimitazione della stessa, non può essere disposta dal Comune, se a monte manca un Piano urbano del traffico che la disciplini».
«Il Comune di Pescara», ha aggiunto il consigliere del Pd, «nei prossimi giorni aprirà le buste con le offerte per la pedonalizzazione di corso Vittorio. Quest’opera richiederà, quindi, il provvedimento istitutivo della Ztl che potrà essere impugnato dai residenti, dai commercianti e anche dai cittadini delle zone limitrofe».
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