maggioranza divisa

Corso Vittorio pedonale la commissione dice no

PESCARA. Stop al progetto di pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele. Ieri mattina, la commissione Grandi infrastrutture, con un ordine del giorno, ha espresso parere contrario all’intervento...

PESCARA. Stop al progetto di pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele. Ieri mattina, la commissione Grandi infrastrutture, con un ordine del giorno, ha espresso parere contrario all’intervento chiedendo la sospensione della procedura, almeno fino a quando non verrà sperimentato con successo il nuovo asse viario alternativo sulle aree di risulta. Non è finita qui. Nelle stesse ore alcuni consiglieri di opposizione, guidati da Enzo Del Vecchio (Pd), hanno presentato una diffida ai dirigenti del Comune e al sindaco Albore Mascia per far sospendere l’esecutività degli atti per la pedonalizzazione del Corso e la realizzazione del nuovo percorso sulle aree di risulta.

Un fuoco di sbarramento che rischia di colpire e affondare il progetto dell’amministrazione comunale. Tra l’altro, anche una parte della maggioranza è apparsa contraria a questo intervento. Lo dimostra ciò che è accaduto ieri in commissione, presieduta da Salvatore Di Pino, consigliere del Pdl. Sia lui che Licio Di Biase, esponente dell’Udc, si sono espressi a favore dell’ordine del giorno contrario alla pedonalizzazione. I due esponenti della maggioranza hanno votato sì insieme ad Alberto Balducci, Moreno Di Pietrantonio e Gianluca Fusilli (Pd), Giuseppe Bruno (Fli). Hanno votato contro, quindi a favore della pedonalizzazione, Armando Foschi, Massimo Pastore e Vincenzo D’Incecco (Pdl), Marco Mambella e Michele Di Marco (Pescara futura). Durissimo il giudizio espresso dal capogruppo Foschi. «Quella assunta in commissione dal centrosinistra e da due consiglieri di maggioranza è una forma di opposizione a prescindere dalla bontà o meno della proposta. Chi oggi ha votato contro l’intervento, senza preoccuparsi di un suo approfondimento preventivo, si è iscritto in quel partito del non fare che non appartiene alla maggioranza di governo della città».

Di Pino ha spiegato così il suo voto favorevole. «L’area di risulta», ha fatto notare, «ha ben altre destinazioni, cioè parchi e teatro, per cui inserire una strada che deve essere, peraltro di una certa ampiezza per sostituire un asse viario come corso Vittorio, richiederebbe un’approvazione del consiglio. Approvazione che potrebbe anche non esserci. Se così fosse, la città risulterebbe tagliata in due». «Non è possibile», ha osservato Di Pietrantonio, «attuare un intervento del genere senza prevedere una viabilità alternativa, altrimenti Pescara si ferma». «Fli», ha aggiunto Bruno, «esprime grandissima perplessità sull’intervento. Spendere 1,6 milioni sarebbe un salto nel buio, perché non si avrebbe la certezza dei risultati. Sperimentiamo prima una viabilità alternativa, mettendo anche dei divieti di accesso su corso Vittorio, per vedere come va questo intervento».(a.ben.)

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