Cortei vietati, parroco in processione da solo 

Picciano, don Camillo Lancia porta in strada la statua della Madonna su un carrello per circa due ore

PICCIANO. Le chiese sono chiuse, è vero, e le cerimonie religiose non sono consentite, si prega in casa. Ma il coronavirus non ha fermato don Camillo Lancia, parroco a Picciano e Piccianello, che due giorni fa ha portato la statua della Madonna in processione lungo le strade di Picciano.
Era solo, e non poteva essere altrimenti, ma i cittadini hanno partecipato ugualmente, nell’unico modo possibile, dalle finestre di casa. E don Camillo ha avvertito quella presenza e si è commosso, come dice lui stesso. «Non potevo coinvolgere la gente in strada», spiega, «e così ho deciso di andare da solo, sistemando la statua della Madonna su un carrello, come avevo fatto due domeniche fa per una Via Crucis in solitudine, con la croce».
Ha camminato per circa due ore, passando di strada in strada, collocandosi al centro, per farsi vedere da tutti e portare il suo messaggio di fede e speranza in questo tempo anomalo, di pandemia.
«La gente interveniva dalle finestre. E pregava. È stato molto bello», racconta il parroco che ha visto tante finestre aprirsi e ha incrociato lo sguardo di giovani e anziani.
«Erano sorpresi», aggiunge don Camillo. E qualcuno, come l’avvocato Marino Marini, ha immortalato dalla sua finestra il passaggio di don Camillo con la statua della Madonna. Proprio Marini ha condiviso su Facebook l’immagine di questa quarta domenica di Quaresima diversa da tutte quelle del passato, e ha elogiato il parroco, che dimostra di essere «un mito».
Don Camillo non si ferma: domenica prossima sarà a Piccianello, «con una statua più piccola, anche perché da solo non ce la faccio, per continuare a pregare per questo problema del coronavirus».
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