Corteo dei pescatori, città blindata

Domani rampe dell'Asse attrezzato chiuse per la protesta della marineria
PESCARA. Chiusura delle rampe dell'Asse attrezzato, strade vietate, divieti di sosta. L'amministrazione comunale si prepara a blindare la città domani, in occasione del corteo dei pescatori. La marineria scenderà in piazza compatta per manifestare la propria rabbia per le drammatiche condizioni del porto canale, diventato quasi inaccessibile a causa dei fondali troppo bassi. Intanto, oggi sarà a Pescara il direttore dell'Ufficio rischi della Protezione civile.
Nicola Dell'Acqua, che aveva incontrato la scorsa settimana a Roma una delegazione guidata dal sindaco Luigi Albore Mascia e dall'assessore regionale Giandonato Morra, è stato invitato dal commissario Adriano Goio ad una riunione urgente sul problema del dragaggio. Si spera che il suo arrivo, previsto in mattinata, possa in qualche modo convincere i pescatori a fermare la protesta di domani. Si teme che la manifestazione possa sfociare in disordini. Per questo, ieri mattina si è svolta una riunione in questura con le forze dell'ordine per decidere adeguate misure di sicurezza.
Verranno schierati agenti su tutto il percorso del corteo, che dovrebbe partire alle 9 dal mercato ittico, percorrere il lungofiume Paolucci, fino ad arrivare in piazza Italia. I pescatori, poi, dovrebbero salire sulla rampa dell'Asse attrezzato.
Il blocco del traffico, ha annunciato l'assessore Berardino Fiorilli, scatterà all'alba e interesserà le rampe dell'Asse attrezzato di piazza Italia e di piazza della Marina. Gli automobilisti, provenienti da Chieti, dovranno uscire al cementificio o in piazza Unione per raggiungere il centro di Pescara. All'incrocio tra piazza Unione e corso Vittorio sarà consentita eccezionalmente la svolta a sinistra. Sarà vietata, inoltre, la sosta sul lato sud di piazza Italia.
Oggi, comunque, si svolgerà un altro vertice in questura. Nelle stesse ore, Goio presiederà una riunione con il direttore dell'Acqua, il sindaco Mascia, gli assessori regionali Giandonato Morra e Gianfranco Giuliante, il presidente della Provincia Guerino Testa, il comandante della Direzione marittima Pietro Verna. «L'obiettivo», ha spiegato Mascia, «è di consentire al direttore dell'Acqua di verificare di persona la situazione dei nostri fondali. Così, potrà attuare le iniziative necessarie per l'attribuzione di poteri straordinari a Goio per garantire la continuità delle operazioni di dragaggio».
Nicola Dell'Acqua, che aveva incontrato la scorsa settimana a Roma una delegazione guidata dal sindaco Luigi Albore Mascia e dall'assessore regionale Giandonato Morra, è stato invitato dal commissario Adriano Goio ad una riunione urgente sul problema del dragaggio. Si spera che il suo arrivo, previsto in mattinata, possa in qualche modo convincere i pescatori a fermare la protesta di domani. Si teme che la manifestazione possa sfociare in disordini. Per questo, ieri mattina si è svolta una riunione in questura con le forze dell'ordine per decidere adeguate misure di sicurezza.
Verranno schierati agenti su tutto il percorso del corteo, che dovrebbe partire alle 9 dal mercato ittico, percorrere il lungofiume Paolucci, fino ad arrivare in piazza Italia. I pescatori, poi, dovrebbero salire sulla rampa dell'Asse attrezzato.
Il blocco del traffico, ha annunciato l'assessore Berardino Fiorilli, scatterà all'alba e interesserà le rampe dell'Asse attrezzato di piazza Italia e di piazza della Marina. Gli automobilisti, provenienti da Chieti, dovranno uscire al cementificio o in piazza Unione per raggiungere il centro di Pescara. All'incrocio tra piazza Unione e corso Vittorio sarà consentita eccezionalmente la svolta a sinistra. Sarà vietata, inoltre, la sosta sul lato sud di piazza Italia.
Oggi, comunque, si svolgerà un altro vertice in questura. Nelle stesse ore, Goio presiederà una riunione con il direttore dell'Acqua, il sindaco Mascia, gli assessori regionali Giandonato Morra e Gianfranco Giuliante, il presidente della Provincia Guerino Testa, il comandante della Direzione marittima Pietro Verna. «L'obiettivo», ha spiegato Mascia, «è di consentire al direttore dell'Acqua di verificare di persona la situazione dei nostri fondali. Così, potrà attuare le iniziative necessarie per l'attribuzione di poteri straordinari a Goio per garantire la continuità delle operazioni di dragaggio».
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