De Cecco: «La serie A in tre anni»

Il presidente euforico: Di Francesco dovrà regalarci altre soddisfazioni

PESCARA. Ciabatte, pantaloni da gara e un pettine in mano. Completamente zuppo dopo aver festeggiato nello spogliatoio. «Stiamo in B, era ora», urla di gioia il presidente Peppe De Cecco, «Abbiamo realizzato il sogno. Quattordici mesi fa dovevamo scomparire e poi adesso abbiamo battuto il Verona». De Cecco fa una battuta significativa sull'odio razziale che ha contraddistinto la finale.

«I veronesi dicono che l'Abruzzo non fa parte dell'Italia e quindi abbiamo vinto una gara di coppa, visto che siamo stranieri. Ci siamo proiettati verso il futuro».

Di Francesco? «Dobbiamo staccargli il telefono perché da domani riceverà tante offerte». Il tutto davanti al diretto interessato, che sorride divertito. «Di Francesco è di Pescara, è del Pescara e deve portarci dove sa lui. Dove? In serie A». E qui esplode il delirio in sala stampa. «Dedico ai gufi la promozione, perché ce ne sono tanti».

E poi si lascia andare di nuovo: «E' il giorno più bello della mia vita. Vedere quella gente allo stadio mi ha fatto impazzire. Questi tifosi meritano di più».

E' lecito sognare, quindi. «Il progetto biennale è stato accorciato e siamo stati bravi. Il prossimo progetto è quello di un piano triennale per andare in A, ma non è detto che si possa farlo già dal prossimo anno. Il calcio è imprevedibile».

Pescara sogna e anche Ganci, visto che De Cecco potrebbe regalargli la sua porche. «La macchina a Ganci? Mi hanno detto che devo prendere Cassano e pensiamo alla macchina?», dice divertito. E paragona questa vittoria alla promozione in serie A (1986-1987), per l'entusiasmo che si respira. «E' vero, è coinvolta tutta la città. Abbiamo creato tutti una cosa bellissima, che potrà regalarci tante gioie».

L'amministratore delegato Daniele Sebastiani pensa al futuro: «E' chiaro che bisogna continuare a lavorare per il Pescara e per farlo diventare ancora più forte», dice ripensando anche alle turbolenze passate che ci sono state nella stanza dei bottoni.

«Ci voleva una riassettata alla società e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Voglio sottolineare il grande lavoro di Eusebio Di Francesco. Tanti complimenti a lui e spero che rimanga con noi. Puntiamo tutto sul nostro allenatore», e conclude. «Serie A? Andateci piano, godiamoci la promozione».

L'altro amministratore Maurizio Edmondo dedica la B «a tutti quelli che ci hanno gufato». E dopo un lungo campionato si traccia il primo bilancio. «E' stato uno sforzo enorme, ma non per i soldi investiti, ma per la salute perché siamo tutti imprenditori di Pescara che hanno sottratto tempo e denaro al proprio lavoro. I risultati sono stati positivi, quindi le nostre scelte sono state azzeccate».

E l'ultima è su Lucchesi. «Prima pensiamo a goderci la vittoria. Poi ci incontreremo per decidere i nuovi assetti societari».
Luigi Di Marzio

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