Di Mattia: accoltellato alle spalle dopo aver difeso la città

Il sindaco tradito da 13 consiglieri comunali che si sono dimessi per tornare al voto: “Ho scansato tutti i poteri forti che prima sguazzavano. Quale futuro per cospiratori?

MONTESILVANO

«Oggi pago un prezzo alto per aver tentato di difendere gli interessi dei montesilvanesi». Lo afferma il sindaco di Montesilvano, Attilio Di Mattia, il giorno dopo le dimissioni dei 13 consiglieri che ieri si sono incontrati in uno studio notarile a Pescara, facendo cadere l'amministrazione comunale. Determinanti sono state le dimissioni del presidente del Consiglio, Fabio Petricca. «Sono stato scansato da tutti i poteri forti che, invece, prima di me in questa città ci sguazzavano - commenta Di Mattia -. Il futuro che hanno in mente i cosiddetti cospiratori, che come carbonari si sono riuniti per sfiduciarmi, qual è? Quello di ricominciare con gli appalti di prima? Riportare gli interessi urbanistici di prima? Gestire le spese e la macchina amministrativa come prima, lasciando un indebitamento che stiamo pagando e che continueranno a pagare anche i nostri figli? Tornare a pensare agli interessi di pochi rispetto al bene di tutti, come prima? Hanno fatto di tutto per impedire il cambiamento in atto».

Parlando di «profonda delusione» per il «tradimento del presidente del consiglio, Fabio Petricca, un amico che mi ha accoltellato alle spalle», Di Mattia dice di essere sereno, «perché so di aver seguito l'interesse della città, di aver amministrato con mille difficoltà e pochissimi soldi, di aver fatto scelte impopolari ma coraggiose». L'ormai ex sindaco domani terrà una conferenza stampa, in Sala del Consiglio, alle 11, per parlare alla città e ai cittadini. Di Mattia ricorda di aver «revocato una gara di appalto da 30 milioni di euro, già aggiudicata, tra l'altro, per evitare di salassare i miei concittadini con la tassa sui rifiuti. Conoscete un altro sindaco che abbia fatto lo stesso - chiede -? Non credo». «Ho tentato di andare a rompere l'attuale sistema monopolistico di smaltimento dei rifiuti con il progetto di Arrow Bio che avrebbe creato concorrenza. Conoscete qualche altro sindaco che si è posto il problema della mancanza di concorrenza in tema di smaltimento rifiuti? Poi - aggiunge - ho chiuso le porte dell'urbanistica a speculazioni edilizie di cui questa città è stata vittima per anni».

L'ex sindaco ricorda anche di «aver attuato una politica di spending review senza guardare in faccia a nessuno con la volontà di arrivare a votare il bilancio ad aprile con la rivisitazione di tutte le vecchie convenzioni dell'urbanistica approvate negli ultimi dieci anni. Anche qui - conclude -, senza guardare in faccia a nessuno».

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