Di Quinzio chiede i mattoni di San Rocco per Torre Ciarrapico

FRANCAVILLA. I vecchi mattoni della chiesa di Sambuceto intitolata a San Rocco, appena demolita fra le polemiche, riciclati per la sistemazione esterna di Torre Ciarrapico. L'originale richiesta avanzata dal sindaco Nicolino Di Quinzio al suo collega Verino Caldarelli, primo cittadino di San Giovanni Teatino, potrebbe aprire la strada a un'inusuale collaborazione all'insegna del risparmio.

Un accordo fra amministrazioni comunali costrette a ridurre all'osso le spese a causa dei tagli finanziari dovuti alla crisi. E' ormai chiaro a tutti che, a fronte degli introiti drasticamente ridotti, i Comuni devono giocoforza tagliare sul superfluo se vogliono far quadrare i conti, continuando a garantire i servizi essenziali ai cittadini.  E se è vero che la necessità aguzza l'ingegno, il sindaco Di Quinzio ha colto al volo l'occasione della demolizione della vecchia chiesa di San Rocco, per recuperare un po' di materiale di seconda mano da utilizzare per realizzare, in economia, la recinzione e la pavimentazione dello spazio esterno antistante l'antica torre Ciarrapico.

Così, senza ripensarci due volte, si è rivolto al sindaco Caldarelli, amico personale di vecchia data, per chiedergli il favore di dirottargli un po' dei vecchi mattoni a faccia vista della chiesa abbattuta, altrimenti destinati a essere smaltiti come calcinacci.  «Caldarelli mi ha detto che i mattoni della chiesa erano già stati portati via con le macerie, ma mi ha dato la sua disponibilità a farmi avere quelli del campanile che dovrà andare a terra fra qualche giorno», spiega Di Quinzio, «Ci servono circa duemila mattoni.

Li andremo a prendere e li ripuliremo prima di utilizzarli per costruire la base della recinzione di Torre Ciarrapico e i camminamenti esterni. Il recinto verrà completato con dei pannelli metallici prefabbricati che abbiamo in deposito e delle fioriere in cemento. Grazie a questa collaborazione fra Comuni, che auspico possa continuare anche in futuro, potremo realizzare l'opera economizzando sui costi del materiale, con la sola spesa delle giornate di lavoro di un operaio e di un muratore». 

Un metodo fai da te, che a causa del suo portafoglio leggero, il sindaco pensa di applicare anche in altre situazioni, magari recuperando materiali di scarto da qualche altro Comune più ricco.

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