Differenziata in tutta la città: coinvolti altri 50mila pescaresi 

Il nuovo cda illustra la priorità: «Estenderemo il servizio nelle ultime due zone rimaste scoperte» Il presidente Galasso: «Entro primavera, raccolta porta a porta anche in centro e a Porta Nuova»

PESCARA. Entro la metà del prossimo anno, la raccolta differenziata porta a porta toccherà tutta la città di Pescara. L’annuncio è arrivato ieri nella sede degli uffici di Ambiente Spa, durante la presentazione del nuovo consiglio di amministrazione. Guidato dal presidente Massimo Galasso e composto da Francesca Sagazio (vicepresidente), Valeria Toppetti, consigliera delegata e dai consiglieri Alessandra De Luca ed Emilio Longhi, quest’ultimo in rappresentanza delle forze di opposizione, il CdA, insieme alle amministrazioni di Pescara e di Città Sant'Angelo, che nella compagine societaria hanno le quote più importanti, ha anticipato obiettivi e prime azioni del mandato.
Tra questi, l’estensione della raccolta porta a porta anche nelle zone del centro e di Porta Nuova durante la prossima primavera. «Oggi la raccolta porta a porta interessa 70 mila abitanti di Pescara», ha riepilogato il neo presidente Galasso. «L’obiettivo è di estendere il servizio alle uniche due zone ancora scoperte e quindi ai restanti 50 mila cittadini». Connesso al completamento della copertura del servizio, c’è l'innalzamento della percentuale di raccolta differenziata, «oggi sul 52 per cento in media, (nelle zone servite dal porta a porta si toccano punte del 68-70 per cento)», ha snocciolato «e portarla almeno al 65 per cento, che è il minimo previsto dalla legge. Il vero obiettivo non è solo il miglioramento dei risultati in termini di quantità, ma anche qualitativamente. Dobbiamo puntare alla preparazione dei rifiuti in modo che possano essere inseriti nell’economia circolare e quindi diventare una risorsa».
«Anche con il precedente Cda», ha evidenziato l'assessore all'Igiene Urbana del Comune di Pescara, Isabella Del Trecco, «abbiamo lavorato sul fatto che il rifiuto deve essere una risorsa e non un costo. Abbiamo preso un impegno con la città, e cioè di eliminare i cassonetti stradali, che sono oggetto di degrado, dal territorio comunale. L'auspicio è che con adeguate campagne di informazione, i cittadini differenzino correttamente i rifiuti». «Siamo certi che questo nuovo consiglio di amministrazione», ha aggiunto il sindaco Carlo Masci «saprà dare lo slancio giusto per compiere il salto di qualità necessario sulla percentuale della differenziata. Non è una sfida semplice, ma siamo convinti di poterla portare a termine e di cambiare il paradigma dello smaltimento dei rifiuti su tutto il territorio nel 2023».
Più avanti in termini quantitativi della differenziata Città Sant'Angelo, dove dal 2019 a oggi, come illustrato dal sindaco Matteo Perazzetti, «la percentuale è passata dal 24 al 69%. Quindi Ambiente è una società pubblica che funziona ed eroga servizi importanti per l’intero territorio provinciale». Obiettivo prioritario della nuova governance è l’attuazione dell’economia circolare, «rendere il rifiuto una fonte di energia. Non solo riutilizzo e riciclo del rifiuto, ma trasformazione in risorsa», ha dichiarato Toppetti.
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