Dragaggio, dodici ditte hanno presentato l’offerta

La Regione ha girato all’Inps il decreto per la cassa integrazione dei marittimi Una delegazione da Testa e Mascia: «Lavoro a dicembre o indennizzo»

PESCARA. Sono12 le ditte che hanno presentato un’offerta per il dragaggio del porto canale di Pescara. Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta. A rivelarlo è Guerino Testa, presidente della Provincia di Pescara, che ha appreso la notizia dello stesso Improta, malgrado l’incontro previsto ieri a Roma sia saltato a causa degli impegni istituzionali del capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo economico, Mario Torsell o. L'avviso di preinformazione per partecipare al dragaggio è scaduto alle 12 del 26 ottobre. Ieri sono partite le lettere di invito, per cui la procedura andrà avanti. L’intervento prevede la rimozione di 200mila metri cubi di fanghi. Per lo scopo, sono stati stanziati 14 milioni di euro.

La lunga giornata di ieri ha fatto registrare anche un faccia a faccia, l’ennesimo, tra Testa e il sindaco Luigi Albore Mascia da una parte e una delegazione della marineria dall’altra. Mimmo Grosso, Giovanni Verzulli, Mario e Massimo Camplone, a nome dei pescatori, hanno espresso il timore di non poter andare in mare neanche a dicembre a causa dell’impraticabilità del porto, chiuso dalla bellezza di 261 giorni. E dicembre è il mese d’oro dei pescatori, quello che permette di superare economicamente le magre di gennaio e febbraio. Armatori e marittimi, oramai stremati, hanno chiesto aiuto alle istituzioni. In questo senso, è buona la notizia dell’avvenuta ricezione, da parte della Regione, del decreto relativo alla cassa integrazione per il settore pesca. Decreto girato, come da prassi, all'Inps, che ha il compito di gestirlo. Da quanto comunicato dal Comune, il responsabile unico del procedimento presso la Direzione regionale dell’Inps è Paolo Morelli. La vicenda della cassa integrazione ha scatenato feroci polemiche negli ultimi tempi, , tanto che l’assessore regionale alla Pesca, Mauro Febbo, è intervenuto con parole dure. «Continuiamo a registrare continue e pretestuose polemiche in merito al Decreto di attribuzione delle risorse finanziarie per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga nel settore pesca che riguarda anche la marineria pescarese. Qualcuno continua a dubitare della sua veridicità. Eppure, è disponibile il documento sul quale è possibile leggere le firme dei ministri Fornero e Grilli. Ora spetta agli uffici previdenziali procedere al pagamento. Voglio ricordare», ha concluso Febbo, «che questo è un passaggio fondamentale per il sostegno a quei lavoratori che, a causa del mancato dragaggio, stanno vivendo una situazione estremamente difficile. È un risultato che attesta il buon lavoro svolto dagli uffici dell’assessorato e, soprattutto, conferma gli impegni che avevamo preso. Inoltre, è giusto ricordare il prezioso intervento del presidente della Regione Gianni Chiodi». In attesa che i soldi arrivino davvero nelle tasche dei marittimi, va registrato che Testa e Albore Mascia sono già pronti a chiedere una copertura finanziaria per l’eventuale mancata pesca a dicembre e un nuovo incontro con il ministro, al più tardi entro la prossima settimana. Se le cose si metteranno male, politici e pescatori andranno lo stesso a Roma. Ma ci andranno per protestare.

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