Dragaggio, sono ripartiti i lavori

28 Aprile 2011

Ma è scontro tra Arta e provveditorato sulle analisi dei fanghi prelevati

PESCARA. Ieri, sono ripresi i lavori di escavo dei fondali nel porto canale. Mentre la Regione ha annunciato l'erogazione di 5 milioni di euro di fondi Fas per il dragaggio dello scalo pescarese. Ma le due buone notizie non cambiano di molto la situazione che appare ancora drammatica. L'impresa Nicolaj rischia di fermarsi di nuovo entro pochi giorni, perché ha l'autorizzazione per togliere solo 7mila metri cubi di fanghi. Intanto, è scontro sulle analisi.

Ieri mattina, la riunione convocata dalla prefettura con l'impresa, la Camera di commercio, il provveditorato alle Opere pubbliche e l'Arta avrebbe fatto registrare una discussione sulla questione delle analisi dei fanghi. Arta e provveditorato avrebbero posizioni divergenti sui tempi per effettuare gli esami del materiale prelevato dai fondali. Le analisi sono fondamentali per individuare le modalità e il luogo dove smaltire i fanghi.

Ma c'è di più. Luca Nicolaj, titolare dell'impresa che si è aggiudicata l'appalto, ha fatto presente di avere a disposizione un'autorizzazione limitata per l'escavo dei fondali, cioè per non più di 7mila metri cubi. Il permesso per il dragaggio di altri 10mila non è ancora arrivato e c'è il rischio che i lavori possano fermarsi di nuovo, dopo lo stop di due settimane scattato a seguito del sequestro della discarica utilizzata per lo stoccaggio dei fanghi. «Non sappiamo più cosa fare», si è lamentato Nicolaj.

La ditta è stata comunque di parola. La scorsa settimana, aveva promesso che avrebbe ripreso i lavori ieri e così è stato. La draga ha avviato l'escavazione nell'area della darsena, mentre il macchinario utilizzato per il trattamento dei materiali è ripartito per riprendere a lavorare i fanghi già dragati nelle scorse settimane e depositati all'interno delle vasche di accumulo sulla banchina del porto. La draga lavorerà 12 ore al giorno, anziché 24 ore su 24 come previsto inizialmente, perché il macchinario può trattare solo 300 metri cubi di materiale al giorno. Provveditorato e impresa hanno tuttavia confermato la conclusione dell'intervento entro la fine di giugno, a stagione balneare già cominciata.

Il sindaco Luigi Albore Mascia si è detto soddisfatto per l'annuncio della Regione dei 5 milioni di euro per il porto di Pescara. «Quei fondi rappresentano ossigeno per il nostro scalo», ha commentato, «dove sicuramente non possiamo fermarci al minimo intervento di dragaggio».

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