Dramma a Villa Oliveti di Rosciano, muore sul lavoro a 33 anni
L'incidente in un residence in costruzione a Borgo San Benedetto. I carabineri denunciano per omicidio colposo il direttore dei lavori
ROSCIANO. Incidente sul lavoro a Villa Oliveti di Rosciano. La vittima è un saldatore di 33 anni: Marco Perrucci di Bucchianico. Lavorava per la ditta Dlb di Pescara in un residence in costruzione a Borgo San Benedetto. Si stava occupando delle prove tecniche di tenuta degli impianti idrici, quando sarebbe esplosa una valvola che l'ha ucciso sul colpo. Il direttore dei lavori, P.C. di 41 anni (marito della titolare della ditta esecutrice dei lavori), è stato denunciato. L'accusa è omicidio colposo.
Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Penne, guidati dal capitano Massimiliano Di Pietro, l'aria immessa in una tubatura avrebbe causato l'esplosione della valvola. Questa avrebbe trafitto l'operaio all'altezza dello sterno, passando da una parte all'altra del suo corpo come un proiettile.
I soccorsi sono stati immediati. Subito dopo l'incidente è intervenuta un ambulanza del 118, che ha chiesto l'ausilio di un elicottero. La corsa dei sanitari è stata inutile: l'uomo è morto sul corpo. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e la direzione provinciale del lavoro. L'area è stata sequestrata e la salma trasportata all'ospedale di Pescara, per l'autopsia
Quello in cui è rimasto vittima Perrucci è il terzo incidente mortale sul lavoro in una settimana in Abruzzo. Ieri un piastrellista era morto in un cantiere di Città Sant'Angelo (Pescara) nel cantiere per la ristrutturazione di una casa. È rimasto folgorato mentre collegava un faretto alogeno alla presa della corrente. Il salvavita è scattato ma qualcosa non ha funzionato e per l'uomo non c'è stato nulla da fare. Lo scorso 27 maggio, un agricoltore romeno di 22 anni era morto folgorato mentre era impegnato nella realizzazione di una gazebo per la vendita di prodotti agricoli.
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