L'OPERAZIONE

Droga fino a Riccione, pescarese arrestato: in casa 120mila euro

Walter Luciani è accusato di essere il corriere che portava la coca sulla costa romagnola. Con lui altri tre arresti

PESCARA. C’è anche un pescarese, Walter Luciani, 52 anni, arrestato nellla notte tra giovedì e venerdì, mentre era già ai domiciliari in via del Santuario, tra i quattro arrestati su ordine di custodia cautelare (altri 4 con obbligo di firma) più un quinto arresto in flagranza, nell’operazione “Drug coast” dei carabinieri di Riccione diretti dal capitano Marco Califano. L’operazione che, come hanno ricostruito i militari, avrebbe stroncato e messo fine al traffico di droga, in particolare di cocaina, tra Pescara e la costa romagnola.

Le indagini erano partite nel 2013 e avevano portato all'arresto, l’anno dopo, del gestore di un negozio di sigarette elettroniche al centro di Riccione il quale, all’interno dell'attività, secondo l'accusa, spacciava stupefacenti. Dalla rete di contatti di quest’ultimo i militari sono risaliti proprio a Luciani che, secondo l’accusa, faceva da corriere e riforniva altre quattro persone (tre arrestate giovedì in esecuzione dell'ordinanza) e uno arrestato qualche giorno prima in flagranza perché trovato in possesso, all'interno della sua abitazione, di 80 grammi di eroina oltre a qualche grammo di hashish e marijuana.

Il proseguo dell'inchiesta aveva infatti permesso di scoprire, secondo quanto hanno ricostruito dai militari di Riccione, che dopo l'arresto del gestore del negozio di viale Ceccarini, trovato con 100 grammi di cocaina, a rifornire il gruppo era subetrato proprio Luciani.

Sulla base di quanto acquisito dagli inquirenti dell’Arma, sarebbe stato quest'ultimo che, da Pescara, risaliva la costa adriatica per consegnare lo stupefacente sia nelle Marche che a Riccione. A quel punto, quindi, la cocaina veniva acquistata in blocco da Alberto Nai, 54enne, Gentian Kafazi, 41enne, e Armando Nanaj, 34enne, che a loro volta la distribuivano ai loro clienti.

Nel corso delle indagini, sono state 35 le persone indagate a vario titolo per le cessioni di stupefacenti con un giro documentato di circa 200 clienti. A casa di Luciani, arrestato con il supporto dei carabinieri di Pescara, sono stati trovati in casa 120mila euro in contanti che, secondo gli inquirenti, sarebbero i profitti dello spaccio di cocaina.

©RIPRODUZIONE RISERVATA