il parere di operatori e residenti 

E anche i balneatori dicono no: per noi sarebbe un vero disastro 

PESCARA. Senso unico su viale Primo Vere, il tratto più a sud della Riviera: un coro di no da parte di commercianti e balneatori.I titolari dei lidi e i negozianti che hanno le attività tra piazza Le...

PESCARA. Senso unico su viale Primo Vere, il tratto più a sud della Riviera: un coro di no da parte di commercianti e balneatori.
I titolari dei lidi e i negozianti che hanno le attività tra piazza Le Laudi il confine con Francavilla bocciano l'ipotesi progettuale del Comune di istituzione del senso unico tra via De Nardis e l'incrocio di via Celommi, su cui dovrà esprimersi la maggioranza, ma già approvato in giunta. Operatori favorevoli, invece, alla creazione di una rotatoria all'incrocio tra via Celommi e viale Primo Vere «per permettere il rallentamento dei mezzi e dare maggiore garanzia di sicurezza sulle strade». Si dicono «arrabbiatissimi» Lino e Carla Pellegrino, titolari dell’omonima tabaccheria a ridosso di Villaggio Alcyone, «perché già siamo stati abbondantemente penalizzati dai lavori su via Celommi, tre anni fa, e dalla pista ciclabile che ci scorre davanti e che ci ha fatto crollare il fatturato di oltre 50%. L’ipotesi del Comune è sbagliata, tutti noi commercianti abbiamo bisogno del passaggio delle auto e del passeggio dei clienti per lavorare serenamente, dopo la pandemia». Dello stesso parere è la vicina fioraia, Ornella Santavenere: «Sono perplessa, come residente il senso unico mi farebbe piacere per il traffico meno caotico, ma come commerciante mi penalizza perché il doppio senso ci fa lavorare. Pensassero ad abbellire la riviera sud come hanno fatto con il centro». Sulla stessa lunghezza d'onda le titolari del lido Bora Bora, Laura e Maria Chiacchiera che con papà Pino, sostengono di «non essere d’accordo su questa ipotesi progettuale che trascinerebbe sulla via Nazionale il traffico che, invece, deve passare di qui. I clienti si scoraggerebbero a girare come le trottole e allungare il tragitto per arrivare al mare. Piuttosto qui c'è da riqualificare i marciapiedi dissestati, siamo abbandonati da anni». Più possibilista Giancarlo Lanaro, titolare della Zattera: «I clienti arriverebbero al mare dalla Nazionale, ma certo il doppio senso è meglio per tutti» mentre la moglie Sonia boccia l'idea e chiede la riqualificazione dei «muretti rotti e dei marciapiedi sulla riviera». Sandro Lemme, titolare della Playa in piazza Le Laudi, liquida: «Non ho visto il progetto, ma non credo sia una buona idea». Tiene una porta aperta, Daniele Di Paolo, neo titolare del Pirata: «Lasciar defluire il traffico della riviera su una Nazionale già intasata, peggiorerebbe la situazione». Favorevole, invece, l'ex gestore del lido, Angelo Sissa: «Tutta la città dovrebbe essere a senso unico, il traffico scorrerebbe meglio». Alla Caravella, di fronte a via Celommi, Sabrina, Tiziana e papà Giancarlo Comignani, dicono sì alla rotatoria e al senso unico: «Qui accadono troppi incidenti, questi provvedimenti rimetterebbero ordine alla viabilità». No al senso unico dalle residenti Dina Paolone e Anna Maccarone: «La Nazionale si intaserebbe. Lo mettessero al Villaggio Alcyone dove la strada vicino al semaforo, è troppo stretta».