E l’Aca versa 350 litri di disinfettante contro i batteri

PESCARA. È tornato in auge l’Oxystrong, il disinfettante prodotto anche dalla Solvay e utilizzato all’epoca del sindaco Carlo Pace per ripulire il mare sporco di Pescara. Questa sostanza, a base di...

PESCARA. È tornato in auge l’Oxystrong, il disinfettante prodotto anche dalla Solvay e utilizzato all’epoca del sindaco Carlo Pace per ripulire il mare sporco di Pescara. Questa sostanza, a base di acido peracetico, è stata usata, giovedì scorso 29 luglio, dai tecnici dell’Aca subito dopo la riparazione della condotta fognaria di via Raiale, la cui rottura ha prodotto un grosso sversamento in mare di liquami.

Così, i dipendenti dell’azienda acquedottistica hanno versato nel fiume 35 litri l’ora per 10 ore di Oxystrong, per un totale di 350 litri. Nonostante il disinfettante, però, l’acqua del mare è risultata lo stesso inquinata in un tratto dalle analisi effettuate dall’Arta.

Ma di Oxystrong si parlò molto circa 15 anni fa, quando l’amministrazione Pace fece versare tonnellate di questa sostanza in mare con la speranza di ripulirlo dai colibatteri, trovati, per la prima volta, numerosi in diversi punti della costa. Scoppiò una polemica, al punto che l’Oxystrong venne un po’ di tempo abbandonato.

Ora è rispuntato in occasione della rottura della condotta fognaria. L’utilizzo di questo prodotto fa parte proprio di un protocollo utilizzato dall’Aca quando avvengono degli sversamenti. L’acido peracetico, del resto, è un ossidante che si dissolve in acqua e viene utilizzato principalmente nell’industria alimentare, dove è applicato come pulitore e disinfettante. Dall’inizio degli anni Cinquanta questa sostanza viene utilizzata per la rimozione di batteri e per la disinfezione dell’acqua riciclata da risciaquo delle derrate alimentari. (a.ben.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA