Eletto al primo turno e pronto a nuove sfide

Successo annunciato per il preside di Medicina. Alle urne sono accorse più di mille persone

CHIETI. Eletto al primo turno, e proclamato la stessa sera. Il successo di Carmine Di Ilio è stato suggellato da una larga maggioranza di preferenze.

Sono andati a votare più di 1.030 persone sui 1.157 aventi diritto. E Di Ilio ha accolto la notizia con trepidazione, anche se l’andamento dello spoglio parlava di un successo annunciato.

Una sfida vinta che si trasformerà ben presto in una grande responsabilità. La crisi economica e i tagli investono anche l'università. Il futuro non sarà semplice. «Andiamo incontro ad un periodo di restrizione economica e occorre avere il coraggio di praticare scelte rigorose e di responsabilità», aveva detto in una recente intervista al Centro, «bisognerà riorganizzare la macchina formativa e ci vorrà un'amministrazione oculata, non possiamo sbagliare. Ma senza avere paura nel futuro. Sarà necessario avviare una serie di interventi di ristrutturazione organizzativa che consentano di alleggerire la spesa corrente a vantaggio di altre voci di bilancio: ricerca, servizi agli studenti, informatizzazione e internazionalizzazione. D'altra parte», aveva aggiunto Di Ilio, «negli ultimi anni abbiamo aumentano il numero delle facoltà e raddoppiato il numero degli studenti».

Di Ilio non ha mai nascosto il fatto di rappresentare per molti aspetti, la continuità con l’ex rettore Franco Cuccurullo, ma in quell’occasione aveva chiarito: «Vorrei essere il candidato di tutti, la persona giusta per traghettare la D'Annunzio dal vecchio sistema a quello nuovo. Non voglio essere il candidato di una facoltà o di un gruppo, perché occorre l'impegno di tutti per migliorare l'attività didattica, salvaguardare i corsi che abbiamo, potenziare le aree di ricerca e scientifiche presenti nell'ateneo». Con un occhio di riguardo alla ricerca, da cui arrivano i fondi ministeriali. «Sì, le risorse arriveranno anche attraverso una maggiore capacità di erogare formazione e ricerca scientifica di qualità», aveva aggiunto, «stanno per essere predisposti indicatori di qualità e l'ateneo verrà valutato. Il nostro impegno sarà quello di far funzionare tutto».

E ora per Di Ilio è arrivato quel momento. A lui tocca raccogliere una pesante eredità. Per ora è stata vinta solo la prima sfida. (m.d.s.)

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