Montesilvano, sequestrato lo stabilimento Luna Rossa: difformità edilizie e demaniali

22 Dicembre 2025

Dopo l’invito a mettersi in regola scattano i sigilli: segnalate anomalie nelle autorizzazioni. Occupato il doppio del suolo in concessione, presentata una richiesta di sanatoria

MONTESILVANO. Difformità sia edilizie che demaniali. Per questa ragione nei giorni scorsi i sigilli della guardia costiera sono scattati allo stabilimento Luna Rosa sul lungomare di Montesilvano. Il nastro bianco e rosso e i cartelli con la scritta “area sottoposta a sequestro giudiziario preventivo” è comparso a seguito di un sopralluogo congiunto della polizia locale di Montesilvano e della capitaneria di porto che hanno riscontrato delle anomalie nelle autorizzazioni sia in termini di manufatto che in termini di ampiezza degli spazi relativi alla concessione.

Tutto ero iniziato qualche mese fa quando l’ufficio urbanistica aveva riscontrato alcune difformità nel titolo edilizio della concessione di Villa Verrocchio, sollecitando il gestore dello stabilimento balneare a mettersi in regola con i documenti e a richiedere le dovute autorizzazioni dal momento che il titolo si riferiva a 40 metri e non 80 come quelli effettivamente occupati.

Una richiesta che, stando agli sviluppi successivi, sembrerebbe essere rimasta lettera morta e che avrebbe fatto scattare un nuovo sopralluogo della polizia locale. Contemporaneamente, la concessione è stata oggetto di ulteriori verifiche da parte della guardia costiera che hanno fatto emergere ulteriori difformità, anche dal punto di vista del titolo demaniale.

La successiva ordinanza di ripristino dei luoghi emessa dal Comune è stata tuttavia sospesa dal momento che il concessionario ha presentato una richiesta di sanatoria. Nessuna necessità di abbattere lo stabilimento, dunque, ma difformità che sarebbero sanabili e che non dovrebbero pregiudicare in alcun modo il pieno ritorno in attività della concessione a partire dalla prossima estate.

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