Abruzzesi nel mondo

"Emigrato in Canada con due figli piccoli"

La storia della famiglia Mantenuto, che ha lasciato l'Italia per dare un futuro stabile ai propri ragazzi

Pubblichiamo di seguito la storia della famiglia Mantenuto, che undici anni fa ha deciso di emigrare in blocco in Canada, dove il signor Nicola ha un fratello. Una storia da raccontare, secondo il signor Nicola, per dare fiducia ai tanti giovani che tentano di fare esperienze positive all'estero. Tutti i lettori abruzzesi residenti all'estero possono raccontare la loro storia al Centro, scrivendo a web@ilcentro.it

 

Allora da dove inizio? Mi chiamo Nicola Mantenuto. Sono nato in Brasile, mio fratello in Sicilia, mio padre a Scafa e mia madre a Mosciano Sant`Angelo, se poi ci metti che ho cambiato casa una ventina di volte tirate voi i conti. Onestamente un pezzo del mio cuore è rimasto a Pescara in via Castagna, una traversa di viale Bovio, eravamo un nutrito gruppo di ragazzi che non giocava solo al calcio come tutti i nostri coetanei ma già da allora ci attiravano Baseball (è li che è nato il primo team a Pescara), pallacanestro ,tennis da tavolo.
Un giorno accompagno un mio amico a Teramo, conosco Gina e dopo circa 2 anni ci sposiamo, la famiglia si allargherà con la nascita dapprima di Iara e poi con l`arrivo di Marco. Riusciamo dopo diversi anni a comperare una villetta a schiera a Sambuceto, egoisticamente non ci mancava niente ma pensavamo continuamente al futuro dei nostri figli e dopo aver lavorato al Centro Carta di Michelino Montefusco per 6 anni  poi per 17 anni alla Cpl Imperial Pozzolini, nel 2003 prendo, insieme con il resto della famiglia, la decisione di trasferirci a Toronto (certo non immaginavamo che da lì a qualche anno le aziende per le quali lavoravamo io e mia moglie  avrebbero chiuso).
In Canada ci ha accolti la famiglia di mio fratello Paolo emigrato insieme alla moglie Rita 15 anni prima, nonchè mio padre e mia madre che da poco avevano lasciato l`Italia. A Pescara Paolo si era riconvertito da Geometra a Consulente del Lavoro all`Ascom …e poi dicono che gli Italiani non sono flessibili: a proposito mi viene in mente quando ricevemmo una lettera di colloquio  per lavoro all`Ala (una ditta dell`edilizia a livello nazionale) per mio fratello (che si era diplomato Geometra con i voti più alti della scuola), quando andai a recapitarla, Paolo faceva il militare a Chieti alla Caserma di Addestramento Reclute, non gli diedero il permesso, neanche per un paio di ore, ma per come sono andate le cose nel corso degli anni penso che dobbiamo ringraziare il "Sergente tutto d'un pezzo". Infatti mio fratello Paolo è titolare di "Marble&Marble"una delle prime industrie di lavorazione di marmi e granito in Ontario, dove il sottoscritto gestisce la produzione.
Da circa 11 anni viviamo in Canada e vi assicuro che la vita da emigrati è dura e anche se io mi reputo fortunato perchè ho avuto fin dagli inizi un valido supporto nella famiglia di mio fratello, certamente non dimenticherò mai quando mio figlio Marco a 14 anni, dopo 3 mesi che ci eravamo trasferiti, in auto mi si mise a piangere dicendomi: papà torniamo in Italia perche`tutti mi prendono in giro e io non li capisco; io gli risposi: non ti preoccupare, tieni duro, tra qualche settimana tu parlerai spedito, il problema sarà il mio perché sono venuto in questo Paese ad una età avanzata e sarà dura cambiare lingua e modo di vivere.
Abbiamo ricostituito compatti il nostro nucleo familiare a Vaughan, una grande città a 30 km da Toronto, con circa centomila Italiani di prima, seconda e terza generazione, basti pensare che per la seconda volta consecutiva sarà sindaco Maurizio Bevilacqua, cugino dei Cicli Bevilacqua di viale Bovio a Pescara.
Finalmente adesso io e mia moglie Gina stiamo vedendo i risultati della nostra scelta; infatti nostra figlia Iara, laureata in Linguistica, con 2 Masters, vive a Los Angeles dove ha vinto una borsa di studio per 5 anni per un Dottorato; ogni giorno si collega via Skype con mia moglie Teramana doc, perché sta studiando il dialetto Teramano.


Mio figlio Marco, appassionato di auto fin da piccolo, nonostante la sua giovane età sono diversi anni che con un ritmo di vendita di circa 200 auto l`anno, si trova nei primi posti nelle classifiche dei migliori venditori del Canada e dopo Chrysler, Mazda, Volkswagen  tra pochi giorni andrà a vendere Audi. Agli inizi Marco onestamente nonostante la voglia di fare bene, vendeva poco a causa della sua inesperienza, grazie alla sorella Iara che allora insegnava all`Istituto di Cultura Italiana a Tokyo ed alla Berliz, una scuola  di lingue, ha bruciato le tappe nella sua carriera lavorativa.Come ha fatto? Parlando con un suo Manager, questi ha scoperto che la figlia, anche essa insegnante alla Berliz a Tokyo, era stata aiutata da Iara e per ringraziamento ha insegnato tanto a Marco, e da allora è stata una continua ascesa nel suo campo lavorativo.
Insomma, è proprio il caso di dire :così lontani così vicini.
Il motivo per il quale vi scrivo è che spesso leggo incresciosi fatti di cronaca che riguardano degli sfortunati giovani Abruzzesi che si sono trasferiti all`estero, e dal momento
che la nostra regione ogni giorno vede uscire dei giovani in cerca di lavoro, mi pareva opportuno dare loro, alle loro famiglie e agli Abruzzesi tutti delle esperienze positive e rassicuranti fatte da loro corregionali.
Un saluto a tutti dai Mantenuto`s Canadesi.

Nicola Mantenuto