la chiusura del centro automazione

Esuberi alle Poste, la trattativa si allarga alla Selex

PESCARA. Si allarga alla Selex, gruppo Finmeccanica, la trattativa per tentare di salvare i posti di lavoro dichiarati in esubero da Poste italiane nella fase di riorganizzazione del servizio di...

PESCARA. Si allarga alla Selex, gruppo Finmeccanica, la trattativa per tentare di salvare i posti di lavoro dichiarati in esubero da Poste italiane nella fase di riorganizzazione del servizio di manutenzione e assistenza delle macchine del Centro di automazione di Poste che oggi di fatto rischia di lasciare senza lavoro il 50 per cento delle famiglie. «Parliamo di 50 famiglie sul territorio nazionale, 6 a Pescara», ha spiegato il sindaco Luigi Albore Mascia, «per le quali l'amministrazione comunale chiederà il reintegro all'interno del gruppo, in difesa dei lavoratori, non dimenticando che anche l'ormai imminente, come sembra, chiusura del Cmp di Pescara, previsto per giugno prossimo, rappresenterebbe una mannaia per l'economia cittadina, ennesima espressione di quella crisi che già ha colpito diversi settori della città». È questo il risultato di un vertice con i rappresentanti dei lavoratori in cassa che si è svolto ieri. vertice nel corso del quale il sindaco ha riferito loro gli esiti della corrispondenza avuta con Poste italiane.

«I lavoratori», ha spiegato il sindaco, «mi hanno confermato tutte le proprie preoccupazioni in merito alla situazione di riorganizzazione del servizio. In sostanza, secondo quanto riferito dai lavoratori, Poste italiane avrebbe effettuato una nuova gara per affidare il servizio di manutenzione e assistenza delle macchine del Centro di automazione postale, macchine utilizzate per lo smistamento della corrispondenza e il nuovo appalto sarebbe stato aggiudicato al massimo ribasso a una società che avrebbe già presentato un piano esuberi per il personale. Il che significa che tecnici che da più di trent'anni lavorano nelle manutenzioni di Poste potrebbero essere messi fuori dal loro posto di lavoro, e, per di più, verrebbero sostituiti da interinali privi della necessaria esperienza».

Tale scelta, sempre secondo i lavoratori, sta determinando disservizi nella distribuzione stessa della corrispondenza, «con conseguenze dirette e immediate sulle famiglie pescaresi nella consegna della corrispondenza fondamentale e strategica per gli utenti», ha detto Mascia. «Disservizi che ovviamente ritengo inaccettabili», ha concluso, «lo scorso novembre, in seguito a un primo vertice con la delegazione, ho inviato una lettera a Poste italiane nella quale ho sollevato la delicata situazione legata alla gestione del personale».

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