Eternit in strada da tre settimane

Via Volta assediata dall'amianto: ignorati i continui appelli dei residenti

PESCARA. In via Alessandro Volta, di sabato pomeriggio, c'è chi porta a spasso il cane, chi passeggia in bicicletta, chi si dedica a tagliare il prato. Poco lontano, all'altezza del civico 28, c'è un cassonetto dei rifiuti dove qualcuno ha abbandonato tre settimane fa undici lastre di eternit, l'ormai tristemente famoso composto di cemento e amianto fino agli anni Ottanta molto usato nell'edilizia e dal 1992 vietato in Italia, perché è stato accertato che si tratta di un materiale pericoloso per la salute, al punto che l'inalazione anche di una sola fibra di amianto può causare patologie mortali, come il cancro. La legge prevede l'obbligo di bonifica degli edifici con parti in eternit. E' facile immaginare che le onduline che da settimane insudiciano via Volta siano state abbandonate da qualcuno con scarso senso civico, che non si cura della salute dei suoi concittadini e della tutela dell'ambiente.

I dipendenti della Attiva, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti, svuotano regolarmente i cassonetti della zona, ma al momento, a 21 giorni dalla comparsa delle lastre di eternit, non hanno ancora provveduto a rimuoverle. Alcuni residenti della zona raccontano al Centro di aver contattato la Asl, i vigili urbani e la polizia ambientale per segnalare il problema, ma finora nessuno è intervenuto.

L'inciviltà non si limita alla zona di San Donato. Altri rifiuti meno dannosi, ma che allo stesso modo devastano l'immagine della città, compaiono vicino ad altri cassonetti. In via Francesco Filomusi Guelfi, accanto a un contenitore per la raccolta differenziata della carta, qualcuno ha lasciato ante di armadi rotti, una lastra di vetro, scatoloni vuoti e persino i pezzi di un vecchio aspirapolvere. Poco distante, in via Mazzarino, qualche altro pescarese deve essersi dedicato con impegno all'antico rito delle pulizie di Pasqua. Intorno al cassonetto ci sono tavole di legno, due cuscini che probabilmente ricoprivano sedie e pure il contenitore vuoto di un detersivo. Chi ha lucidato la sua casa non s'è certo preoccupato di lasciare pulita la città.

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