Pescara

Fatime morta in mare a 12 anni: la salma ancora bloccata in Italia

23 Settembre 2025

A due mesi dalla tragedia della piccola Fatime, annegata mentre faceva il bagno in mare a Pescara, la salma è ancora ferma: si è in attesa del trasferimento in Guinea per la sepoltura definitiva

PESCARA. A due mesi, domani, dalla tragedia della piccola Fatime, la dodicenne annegata mentre faceva il bagno nel pomeriggio del 24 luglio nello specchio di mare tra il Plinius e il Jambo, la salma è ancora ferma, in attesa del trasferimento in Guinea per la sepoltura definitiva.

Temporaneamente “ferma” al cimitero di San Silvestro, la salma è bloccata ancora in Italia su disposizione della Procura che sulla morte della piccola ha aperto un’inchiesta. Al momento c’è una sola indagata, ed è la giovane amica di famiglia che quel pomeriggio stava vigilando su Fatime e gli altri amici e fratelli arrivati sulla spiaggia libera all’altezza di via Muzii per trascorrere il pomeriggio al mare.

Ma adesso si tratta di aspettare che il medico legale Ildo Polidoro che ha eseguito l’autopsia, depositi la sua consulenza. I 60 giorni previsti stanno ormai per scadere, e dunque al massimo tra una settimana si dovrebbe sapere se sono necessarie ulteriori analisi sulla salma oppure se è possibile il suo rientro in patria. Un desiderio manifestato sin da subito dai genitori Macir e Denis Lossou Gavor che, distrutti dal dolore, vogliono almeno soddisfare il sogno della figlia di «tornare a casa». Per questo, l’avvocato Federica Liberatore, che assiste la famiglia con i colleghi Stefano Sassano e Cristina Celentano, ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma “Gofundme” che in poco tempo è arrivata a quota 13mila euro. Un modo per la città dov’è cresciuta Fatime di abbracciare la famiglia, da tempo integrata e molto rispettata.

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