PESCARA

Federica e il suo ultimo gesto d’amore: muore a 39 anni e dona gli organi

Cornee, fegato e reni permettono di salvare sei persone. Folla commossa per i funerali a San Rocco

PESCARA. Una folla commossa ha salutato oggi (mercoledì 20 ottobre) per l'ultima volta la 39enne Federica Di Persio in una chiesa, quella di San Rocco a San Giovanni Teatino, gremita di parenti, amici e colleghi. Pescarese con origini (paterne) a Brittoli, impiegata in uno studio per amministratori di condominio, è deceduta lunedì alle 8,15 all’ospedale di Pescara dove era stata trasportata d’urgenza dai familiari che l’hanno soccorsa mentre si è sentita male in piena notte nella casa di Sambuceto, dove la famiglia si era trasferita dal 1993. Una patologia fulminante l’ha portata via nel pieno della vita.

I funerali di Federica Di Persio (foto G. Lattanzio)

Amava i libri gialli, e uno, pensiero della famiglia, lo porta con sé nella bara bianca. Lascia il padre Mimmo, la madre Paola Canale e il fratello Riccardo. L’ultimo gesto d’amore di Federica è la donazione dei suoi organi: con cornee, fegato e reni ha salvato in poche ore sei persone in tutta Italia. E pensare che anche solo vedere una siringa o una goccia di sangue la terrorizzava. Ma quando è andata a fare il rinnovo della carta d’identità non ha avuto esitazioni: se un giorno dovesse accadere a me, potrei aiutare altre persone a rinascere alla vita. Pensato e fatto. Sulla carta aveva autorizzato la donazione degli organi. Ma non lo aveva detto a nessuno. Neppure ai suoi familiari più stretti, che lo hanno scoperto, increduli e orgogliosi, pochi attimi dopo la morte.

Dormiva, Federica. Si è svegliata solo un attimo per dire che aveva mal di testa a mamma Paola che si è precipitata nella sua stanza per soccorrerla. Non si sa come, ma il cuore di mamma sa, si è accorta che la figlia non stava bene, respirava a fatica. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi. Prima la corsa con l’ambulanza all’ospedale di Chieti, poi nel presidio ospedaliero di Pescara. I sanitari hanno tentato l’impossibile, ma Federica non ce l’ha fatta. Ieri notte, conclusa la procedura di accertamento del decesso, l’espianto degli organi. Cornee, fegato e reni «donati a sei persone in tutta Italia», come rivela la stessa famiglia. Nel loro grande dolore, i genitori e il fratello si dicono «orgogliosi di questo gesto d’amore che ridarà la vita ad altre persone. Immaginiamo la gioia di chi ha ricevuto, per noi lei vivrà ancora attraverso loro».

«Aveva rinnovato da poco la carta di identità e dato il consenso alla donazione», racconta il fratello, «lo abbiamo saputo dai medici che hanno incrociato i dati informatici». Federica era una donna «appassionata, premurosa, amava leggere e ultimamente, con la sua voce squillante, anche cantare nel coro della chiesa» di Sambuceto, il paese dove sarà sepolta. «Era generosa, precisa, sensibile, faceva tutto con passione e un giorno avrebbe voluto crearsi una famiglia».
A Riccardo Di Persio, collaboratore del Centro, e alla famiglia, le condoglianze della redazione.