Femminicidio a Lettomanoppello, il ritratto dell’assassino. Sui social scriveva: «È pronta la valigia per andare in carcere»

Già sei mesi fa Mancini aveva svelato il suo piano di morte «Sfogherò tutta la rabbia che ho accumulato in questi anni»
LETTOMANOPPELLO. Un profilo social può essere lo specchio di un’anima, o quantomeno l’anticamera dei suoi abissi. Quello di Antonio Mancini, il 69enne arrestato per il femminicidio dell’ex moglie Cleria a Lettomanoppello, è un diario pubblico che, riletto oggi, assume i contorni di un’inquietante profezia. Sotto lo pseudonimo di «Antonio Ayatollah», su Facebook, Mancini ha costruito per mesi un’identità digitale aggressiva, un personaggio dominato da un senso di autorità assoluta, da un profondo disprezzo per i nemici e da un’ideologia dove la forza e la vendetta appaiono come valori fondanti.
L’ARTICOLO COMPLETO CON IL CENTRO IN EDICOLA
©RIPRODUZIONE RISERVATA