Filippello e Seccia, duello per le deleghe

I due assessori si contendono gli incarichi al bilancio e ai tributi, l’Udc vuole l’accorpamento

PESCARA. La richiesta dell’Udc a Mascia di accorpare le deleghe al bilancio e ai tributi e di affidarle ad un solo assessore ha scatenato una guerra all’interno del Pdl. Né Seccia, responsabile del bilancio e né Filippello, titolare dei tributi, sono intenzionati a mollare le loro deleghe per consentire al sindaco di chiudere definitivamente la crisi politica aperta dai centristi.

La situazione è talmente ingarbugliata da far saltare la riunione di maggioranza, prevista per ieri pomeriggio. Pdl e Udc torneranno ad incontrarsi lunedì prossimo e Mascia si dovrà presentare all’appuntamento con la soluzione in tasca. Restano pochi giorni a disposizione per risolvere una questione ancora in alto mare. Ieri il sindaco ha convocato i due assessori nella sua stanza e li ha invitati a trovare un accordo per evitare soluzioni traumatiche. «Altrimenti sarò costretto a decidere io», ha avvertito. «È una situazione difficile», ha ammesso il primo cittadino, «ma qualsiasi soluzione, non mortificherà l’assessore che perderà la delega».

L’ipotesi più probabile appare quella di assegnare la delega al bilancio a Filippello, che continuerà a gestire anche i tributi. A Seccia rimarrebbero sempre gli incarichi al patrimonio, all’innovazione tecnologica, all’autoparco, cui si potrebbe aggiungere un’altra delega pesante ceduta da qualche collega di giunta. Più difficile sembra la soluzione inversa, cioè l’affidamento a Seccia di tutte le deleghe finanziarie. Filippello ha solo l’incarico ai tributi e Mascia, per far lavorare l’assessore, sarebbe costretto a spostare più di una casella in giunta. Per la verità, l’assessore alle entrate non ha mai nascosto di voler gestire la cultura, nelle mani di Giovanna Porcaro in quota Udc. E i centristi non sembrano disposti a lasciare questa delega. Insomma, Mascia si trova di nuovo in balìa dell’Udc. Pochi mesi fa lo l’Unione di centro aveva minacciato una crisi per ottenere un secondo assessorato, poi assegnato alla Porcaro. Alcune settimane fa il gruppo consiliare, guidato da Dogali, è tornato alla carica pretendendo dal sindaco l’accorpamento delle deleghe finanziarie, una cabina di regia per decidere le future scelte dell’amministrazione e la sostituzione dell’assessore Udc Serraiocco, accusato di non aver rispettato l’ordine del gruppo consiliare di uscire dalla giunta. Mascia ha dato il suo consenso per evitare fratture. Ma la sostituzione di Serraiocco non è stata indolore per l’Udc, che si è spaccato. Alcuni esponenti del partito hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del coordinatore cittadino Di Vittorio schierato, insieme al gruppo consiliare, contro Serraiocco. La mozione verrà discussa oggi pomeriggio.(a.ben.)

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