FINISCE LA SCUOLA NON LA RICONOSCENZA
Non va tutto male, nell’Abruzzo del 2013. Ci sono persone, tante, che fanno molto, molto più del loro dovere, senza chiedere neppure un grazie. La prima pagina, oggi, la riservo a loro, attraverso una bellissima lettera che ci hanno scritto, da Sulmona, Sergio Di Martino e Adele Previtali. Buona domenica. (m.t.)
Siamo Sergio e Adele, genitori adottivi di Luca, un ragazzino autistico di 15 anni. Luca non parla ed ha un grave ritardo psico-motorio. Abbiamo deciso di scrivervi perchè oggi, ultimo giorno di scuola, per Luca sarà una giornata particolare, anche se lui non ne sarà consapevole, oggi chiuderà il suo ciclo di scuola Primaria e inizierà una nuova avventura scolastica. Forse vi starete dicendoe che in tutto questo non c’è niente di speciale, i bambini che oggi terminano la scuola sono tantissimi e Luca è uno dei tanti. E’ vero, ma forse quello che la scuola ha dato a Luca in questi 8 anni rende questo avvenimento davvero speciale. Quando Luca è arrivato da noi, era considerato un bambino aggressivo, anche se aveva solo 8 anni. Lui mordeva, graffiava, sputava, tirava i capelli, afferrava e lanciava tutto quello che gli capitava tra le mani. Se volevi dargli un bacino dovevi tenergli le mani e reggergli la testa per evitare “testate improvvise”. Era davvero difficile farlo stare insieme agli altri bambini!
In realtà Luca non era un bambino aggressivo, quello era l’unico modo che conosceva per comunicare i propri bisogni. Oggi è un bambino molto diverso. Ha imparato a comunicare con i gesti, per cui i suoi atteggiamenti aggressivi sono diminuiti tantissimo, ma soprattutto ha imparato a stare con gli altri bambini. Questo è stato possibile grazie al prezioso lavoro svolto nella scuola elementare. In un tempo in cui della scuola si parla solo in termini negativi, noi sentiamo il bisogno di rendere pubblico quel bene che abbiamo avuto la fortuna di vivere. Desideriamo ringraziare la Dirigente Giuseppa La Sala, tutte le insegnanti di sostegno e di classe, gli assistenti scolastici e domiciliari, le collaboratrici scolastiche della “Luciana Masciangioli” di Sulmona e del plesso di Pacentro.
Molte bambine, al primo impatto con Luca, hanno pianto e avuto paura,soprattutto quelle delle classi inferiori, ma quando le insegnanti spiegavano il motivo delle sue modalità “ così strane”, piano piano hanno imparato a volergli bene e a ricercare la sua presenza, sono venute a trovarlo a casa per farlo giocare e gli mandano bigliettini carichi di parole affettuose... Grazie! Grazie!
Infine un grazie speciale a tutti i bambini delle classi di Sulmona nelle quali Luca è stato e alla scuola di Pacentro che oggi frequenta. Grazie per tutte le manifestazioni di affetto, di presa in carico, di pazienza che avete avuto con lui e che voi, bimbi di Pacentro, vivete oggi.