Fiorilli: «Troppe licenze a Pescara vecchia»

L'assessore al Turismo: «Locali pieni e altri vuoti, resistono le professionalità»
PESCARA. «Il centro storico di Pescara non sta vivendo alcuna agonia anzi, nell'ultimo anno, abbiamo ripristinato la percezione di sicurezza in un angolo della città che abbiamo sempre considerato una bomboniera». E' la visione dell'assessore al Turismo Berardino Fiorilli sul centro storico di Pescara che, alcuni ristoratori, lamentano orami in declino: senza più struscio. Per l'assessore, sicurezza significa anche «incentivare gli utenti a frequentare quel luogo, a trascorrervi le proprie serate e i momenti liberi. Vero è che anche Pescara e la sua economia risentono di una crisi che sta permeando ogni livello sociale, ma è anche innegabile che quella stessa crisi sta operando una sorta di "selezione" naturale di professionalità e lo vediamo nello stesso centro storico, dove ci sono locali strapieni e altri che soffrono la carenza di clienti».
Troppi locali, secondo Fiorilli che aggiunge: «Il problema è nato quando la passata amministrazione ha scelto di elargire 60 licenze per l'apertura di altrettanti esercizi, illudendo tanti operatori che fosse sufficiente spillare birra a basso costo per incassare e divenire ristoratori. La realtà è diversa e oggi ne vediamo le conseguenze».
Ma l'assessore Fiorilli dice anche: «Siamo stati noi a incentivare il ritorno non solo dei ragazzi, ma di una clientela mista, quella che punta non al "cicchetto" a 1 euro, ma piuttosto a un buon bicchiere di vino. Quindi, sui problemi di Pescara vecchia condivido l'analisi di Severino Forcone e di altri che, come lui, sono stati fautori della nascita del centro storico».
Opposto il parere di Massimiliano Pignoli della Lista Teodoro che sposa il pessimismo dei ristoratori: «Con questo governo cittadino finisce anche Pescara vecchia. E' l'ennesimo colpo basso alla città che il sindaco Luigi Albore Mascia ha voluto regalare a quei commercianti che soprattutto in questo momento storico stanno vivendo forse più di altri la crisi economica». (p.au.)
Troppi locali, secondo Fiorilli che aggiunge: «Il problema è nato quando la passata amministrazione ha scelto di elargire 60 licenze per l'apertura di altrettanti esercizi, illudendo tanti operatori che fosse sufficiente spillare birra a basso costo per incassare e divenire ristoratori. La realtà è diversa e oggi ne vediamo le conseguenze».
Ma l'assessore Fiorilli dice anche: «Siamo stati noi a incentivare il ritorno non solo dei ragazzi, ma di una clientela mista, quella che punta non al "cicchetto" a 1 euro, ma piuttosto a un buon bicchiere di vino. Quindi, sui problemi di Pescara vecchia condivido l'analisi di Severino Forcone e di altri che, come lui, sono stati fautori della nascita del centro storico».
Opposto il parere di Massimiliano Pignoli della Lista Teodoro che sposa il pessimismo dei ristoratori: «Con questo governo cittadino finisce anche Pescara vecchia. E' l'ennesimo colpo basso alla città che il sindaco Luigi Albore Mascia ha voluto regalare a quei commercianti che soprattutto in questo momento storico stanno vivendo forse più di altri la crisi economica». (p.au.)
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