«Flaiano, grande eredità»

Impegno dell’amministrazione nel 50° della sua morte
PESCARA. In occasione, ieri, dei 50 anni dalla morte a Roma di Ennio Flaiano, il sindaco Carlo Masci, il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli e l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota ieri mattina, con la presidente dell’associazione Flaiano, Carla Tiboni, hanno deposto dei fiori dinanzi al monumento in piazza Unione dedicato all’illustre intellettuale pescarese. «Nessuno meglio di lui», ha affermato ieri il sindaco Masci, «ha saputo prevedere le trasformazioni della società. La straordinaria originalità del suo pensiero e la vena carica di ironia pungente che espresse nei suoi scritti oggi appaiono un patrimonio unico e attualissimo che spetta a noi non disperdere. In questa direzione il ruolo dei Premi Flaiano è di fondamentale rilievo in un anno, quello del 50°, davvero importante per la nostra città».
Per il presidente del Consiglio comunale, Antonelli, «Flaiano è stato un uomo libero che mal sopportava la mediocrità nell’etica, il compromesso a tutti i costi e la malafede. Oggi siamo qui per ricordare l’uomo e la sue eredità morale». «La sua opera», ha aggiunto l’assessore Carota, «resta una luce perennemente accesa su valori e ideali che assumono una dimensione universale. Come assessorato alla Cultura saremo sempre pronti a valorizzare un’eredità insostituibile per la nostra città, che ha preso forma in tutti questi anni grazie al lavoro dell’associazione Flaiano e ai Premi Flaiano».
E in vista della 50sima edizione dei Premi, la presidente Tiboni ha confermato un programma di eventi di teatro, musica e cinema che accompagneranno l’avvicinamento all’importante appuntamento culturale.