Fondi a pioggia, il centrodestra ci riprova

Martedì si torna in consiglio, ma la lista è tagliata. La controproposta Pd per i 5 milioni alle famiglie
L’AQUILA. La maggioranza di centrodestra ci riprova ma i fondi a pioggia si trasformano in una pioggerellina. Domani, a partire dalle 14,20, la Legge sulla Leale collaborazione tornerà in Consiglio regionale per essere rivista, sfoltita e approvata, dopo l’altolà delle opposizioni all’ultimo consiglio saltato per la mancanza del numero legale e le defezioni del centrodestra. Ma dei 590mila euro, previsti nella prima versione della norma, restano 197mila euro di finanziamenti random: in totale otto voci, quasi tutte proposte dal presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, e le restanti dai leghisti Vicenzo D’Incecco e Fabrizio Montepara.
Ecco l’elenco dei fondi superstiti: 1) Camera di Commercio Chieti-Pescara per l’organizzazione della settima edizione di Sottocosta – Salone Nautico del Medio Adriatico 20.000 euro; 2) Partecipazione ai Collegi del Mondo Unito a favore degli studenti residenti in Abruzzo 30.000 euro; 3) Comune di Castiglione a Casauria per integrare gli orari di apertura al pubblico dell’Abbazia di San Clemente 30.000 euro; 4) Compartecipazione ai costi del Premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzio 12.000 euro; 5) Istituto Superiore Arrigo Serpieri di Avezzano per l’ammodernamento e il potenziamento del laboratorio e l’acquisto di materiali 20.000 euro; 6) Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana per la partecipazione di 450 giovani alla Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona 20.000 euro; 7) Comune di Penne per il premio letterario Città di Penne - Mosca 20.000 euro; 8) Gruppo Alpini Orsogna per le spese di funzionamento 5.000 euro; 9) Ipsias Di Marzio Michetti 40.000 euro.
Ma non è l’unica partita rimasta aperta perché la legge sui “fondi a pioggerellina” prevede anche il taglio netto di 5 milioni di euro destinati alle famiglie per fare fronte al caro bollette, e per i quali M5S e Pd si erano battuti con tutte le proprie forze alla fine del 2022.
E ora che Fratelli d’Italia dice di essere obbligata a cancellare questi aiuti, il capogruppo Pd mette sul tavolo del Consiglio regionale di domani la soluzione. «La nostra proposta è che il Governo regionale finanzi i 5 milioni per il sostegno al caro energia con i maggiori accertamenti che si stanno verificando con i bolli auto al netto della questione "sisma" e "cratere", oggetto giustamente di sospensione», spiega Silvio Paolucci, «il Pd propone di adoperare queste maggiori risorse per dare sollievo alle famiglie più in difficoltà per il caro-bollette, tenuto peraltro conto che migliaia di versamenti riguardano gli anni della pandemia. Abbiamo avanzato questa idea durante l'ultima capigruppo», continua il dem, «e su questo punto misureremo la reale volontà della destra di dare una risposta positiva in tal senso. Va ricordato», aggiunge Paolucci, «che i gruppi di maggioranza propagandarono lo stanziamento dei 5 milioni a margine dell'approvazione della legge di bilancio pur non essendone stati i promotori, salvo poi accordarsi con il Governo Meloni per cancellare quelle risorse per ripianare il disavanzo in sanità».
«Tutto ciò», conclude, «è avvenuto con un emendamento di Fratelli d'Italia, che nottetempo, e tenendo all'oscuro gli altri gruppi della maggioranza della destra, ha presentato l’atto che taglia gli aiuti. Ma se davvero ci fosse la volontà politica, come sostiene Sospiri, quelle risorse potrebbero essere ripristinate. E se non lo farà il Governo regionale, il Pd proporrà un suo emendamento che rifinanzi i 5 milioni di euro tolti agli abruzzesi». (l.c.)