Fondo di 3 milioni riservato a giovani aziende abruzzesi  

La Regione pubblica il bando che sostiene chi opera in regione da non più di quattro anni Un mese di tempo (dal 29 giugno al 29 luglio) per presentare le richieste di finanziamento

L'AQUILA. La Regione incoraggia i talenti imprenditoriali. Oltre 3 milioni di euro per sostenere le imprese giovani, che non hanno più di 4 anni di vita. Incentivi diretti e servizi anche per la nascita di nuove aziende e prestiti a tasso zero per micro e piccole imprese e liberi professionisti. Il bando "Abruzzo Fri Start" è stato pubblicato venerdì sul Bura e punta «a portare linfa economica e nuove prospettive al tessuto produttivo della Regione, sostenendo chi intraprende percorsi virtuosi e innovativi e sostenendo le imprese con difficoltà nell’accesso al credito mediante concessione di prestiti». Un mese per la presentazione delle domande: dal 29 giugno al 29 luglio.
ABRUZZO FRI START. «La Regione Abruzzo, tramite la Fira», spiega l'assessore alle attività produttive, Mauro Febbo, «ha pubblicato un bando che si pone come supporto vero e concreto alla nascita di nuove imprese». I canali di finanziamento e sostegno al mondo imprenditoriale sono diversi: incentivi diretti, offerta di servizi e interventi di micro finanza. Micro-piccole e medie imprese, nonché liberi professionisti potranno usufruire di un prestito a tasso zero o di un contributo in conto capitale per l’attuazione di un progetto di investimento in Abruzzo. Le imprese devono avere sede operativa nel territorio abruzzese al momento dell’erogazione dell’agevolazione.
FONDO DI 3 MILIONI. Lo strumento "Abruzzo Fri start", che fa riferimento al Por Fesr Abruzzo 2014/2020, Fondo Saim Prestiti, asse III, azione 3.5.1, gode di una disponibilità finanziaria che supera i 3 milioni. Ma quali spese sono ammissibili per ottenere il finanziamento? Si va da investimenti per l’acquisto di terreni, nel limite del 10% del programma di investimento ammissibile, e di immobili dedicati ad attività di impresa, alla realizzazione di opere murarie ed assimilate funzionalmente correlate agli investimenti, alla costruzione di nuovi impianti necessari all’attività d’impresa, nel limite del 20% del programma d’investimento ammissibile.
E ancora, sono contemplati nel bando l’acquisto di macchinari, attrezzature, arredi, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software e applicativi digitali, oltre alla strumentazione accessoria al loro funzionamento, compresa quella necessaria all'attività amministrativa e gestionale dell'impresa. I fondi potranno essere utilizzati anche per l’acquisizione di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, per spese per consulenze, nella misura massima del 30% dell’investimento, per marketing e pubblicità, massimo il 20% e per capitale circolante, nella misura del 50% del programma di investimento, limitatamente alle spese per materie prime e spese per il personale.
TUTTE LE MISURE. Il fondo ha una disponibilità finanziaria di 3milioni 270mila 272,88 euro per prestiti e 600mila euro per le sovvenzioni, finanziate con finanziamenti già nella disponibilità di Fira «poiché gestiti all’interno della precedente programmazione Por Fesr 2007-2013», spiega l'assessore Febbo. L'intenzione della Regione è innalzare il budget disponibile dai 3 milioni attuali a 8-9 milioni di euro «attraverso risorse provenienti della imminente programmazione Por Fesr 2021-2027. L’agevolazione consiste in un prestito a tasso zero pari all’80% del progetto d’investimento, per un ammontare compreso tra un minimo di 35mila euro e un massimo di 120mia euro, e di un contributo a fondo perduto, nella misura del 20% del piano d’investimento presentato. Il costo totale del progetto d’investimento presentato dalle aziende non deve essere inferiore a 50mila euro. L’agevolazione pubblica complessiva copre il 90% dell’investimento totale.
LE DOMANDE. Le richieste di finanziamento possono essere inoltrate a partire dalle 9 del o 29 giugno fino alle 12 del 29 luglio. «In questo momento di crisi», conclude Febbo, «ho chiesto alla struttura del Dipartimento sviluppo economico e alla Fira di accelerare pubblicare subito il bando, come è stato fatto, poiché è necessario dare un ulteriore impulso concreto alle imprese». (m.p.)