Fosso Grande nel degrado «È a rischio esondazione»

PESCARA. Una folta vegetazione ricopre il canale Fosso Grande e i comitati Comes e Codici, presieduti da Alfonso Nori e Giovanni D’Andrea, tornano all’attacco. I due rappresentanti di un centinaio di...
PESCARA. Una folta vegetazione ricopre il canale Fosso Grande e i comitati Comes e Codici, presieduti da Alfonso Nori e Giovanni D’Andrea, tornano all’attacco. I due rappresentanti di un centinaio di famiglie (ma l’alveo urbanizzato ingloba 20mila famiglie) sollecitano l’amministrazione comunale a ripulire l’alveo che dal territorio tra Spoltore e Pescara (zona Motorizzazione) scivola a valle per un chilometro e mezzo verso il fiume (5 chilometri considerando da Colle Morgetta, a Montesilvano).
«Il pericolo», denunciano Nori e D’Andrea, «è il rischio esondazione a cui siamo continuamente esposti. E questa volta la situazione è peggiorata da scarichi di acque luride ben visibili all’altezza del ponte di viale Francia che ammorbano con miasmi irritanti l’aria dell’abitato di viale Abruzzo, anche se in questi giorni parzialmente riassorbiti dagli interventi comunali». Urge, secondo i comitati, «un riassetto idrogeologico del canale con la realizzazione dei salti idraulici nell’area della Motorizzazione per contenere una eventuale violenza dei flussi idrici», più volte richiesti nel corso degli ultimi anni alle istituzioni locali, insieme alla messa in sicurezza dell’alveo.
Sono numerosi i sopralluoghi effettuati dai comitati cittadini lungo il corso d’acqua dove le erbacce hanno raggiunto dimensioni impressionanti, creando le basi per un potenziale rischio alluvione. «Un milione e 700mila euro sono stati destinati dal Comune di Pescara per la messa in sicurezza del canale, e ne sono stati utilizzati 430mila per ripulire, nell’autunno 2022, solo il tratto a valle di via Francia», spiegano i comitati, «con la rimozione della vegetazione peraltro già vanificata perché le erbacce sono incontenibili».
E i responsabili dei due comitati non si sentono neanche confortati dai dati espressi in un documento del settore Lavori Pubblici del Comune datato 27 aprile 2022 e firmato dal dirigente Fabrizio Trisi, secondo cui «il tempo di ritorno relativo alla portata transitabile verso il fiume Pescara senza il verificarsi di fenomeni esondativi è inferiore a 5 anni». Le ultime esondazioni portano la data del 2 dicembre 2013 e 10 luglio 2019. (c.co.)