cali demografici

Fuga da Pescara: crescono i residenti del circondario

Costi delle case elevati, tasse al massimo e traffico caos: le giovani coppie si spostano a Montesilvano e nell’area metropolitana

PESCARA. Le case costano troppo e gli affitti sono alti, il traffico fa perdere tempo e trovare parcheggio è un’impresa e, adesso, c’è anche lo smog con l’aria che puzza. Si scappa da Pescara per vivere nei centri limitrofi: in 5 anni, la città ha perso 1.190 residenti e pensare che il 2015 è stato addirittura un anno di ripresa con 506 abitanti in più rispetto al 2014. Si vive sempre più a ridosso di Pescara, a partire da Montesilvano, che ormai è quasi la 3ª città d’Abruzzo visto che Teramo è lontana appena un migliaio di residenti, Spoltore, che è arrivata a sfiorare i 20 mila abitanti, e poi San Giovanni Teatino e Francavilla, insieme quasi 6 mila cittadini in più in 10 anni, e ancora Pianella, Cepagatti e Manoppello, i nuovi paesi scelti dalle giovani coppie. Sempre meno persone, invece, restano nei paesi dell’entroterra: una tendenza più veloce lì dove, come a Bussi con la crisi del polo chimico, è la mancanza di lavoro a dettare il ritmo dello spopolamento oppure più lenta nei borghi abitati dagli anziani.

Cemento Montesilvano. Montesilvano è il primo ripiego per quelli che non possono e o non vogliono vivere a Pescara: dal 2005 a oggi, i residenti sono cresciuti di oltre 13 mila unità. L’ultimo anno si è chiuso con 200 abitanti in più per un totale di 53.700 persone. Dalla landa desolata del 1936, Montesilvano è diventata la città del cemento: la Montesilvano immortalata nelle foto in bianco e nero del passato è una città che non esiste più, travolta dalla modernità e dai palazzi. Ed è proprio la presenza di case a prezzi più di bassi di Pescara la prima causa della crescita degli abitanti.

Meno tasse a Spoltore. A Spoltore quasi 3 mila residenti in più in 10 anni: la vicinanza con Pescara è il primo punto di forza. Ma, per il sindaco Pd Luciano Di Lorito, contano di più le tasse basse e la qualità della vita: «Abbiamo la Tari più bassa dell’area metropolitana, e non lo dico io ma la Cna e la Confcommercio. E lo stesso discorso vale anche per gli altri tributi: qui si paga la metà di Pescara e Montesilvano. Poi, abbiamo una raccolta differenziata che supera il 70% e se, nel 2011, ci sono stati 133 superamenti dei limiti per lo smog, nel 2015, siamo passati ad appena 14 con un miglioramento della qualità dell’aria. Inoltre, inaugureremo tre nuove scuole in 6 mesi». A Spoltore, il borgo storico resta la frazione più popolosa nonostante lo sviluppo di Villa Raspa e Santa Teresa: «Ma lo sviluppo residenziale è arrivato quasi al limite», dice Di Lorito, «e d’ora in avanti non ci saranno tante altre opportunità per il nuovo. Vogliamo incentivare il riuso dell’esistente e lo sviluppo delle attività produttive nelle zone periferiche».

Sviluppo a Città Sant'Angelo. Crescita costante a Città Sant’Angelo con 14.969 residenti e, per il sindaco Pd Gabriele Florindi, non è un caso: «Lo sviluppo è stato innescato da una felice scelta urbanistica risalente al 1993 quando sono stati scelti i comparti per l’edilizia. È stata una svolta perché, da allora, le giovani copie hanno scelto le zone a valle, dove c’è stato anche un buon utilizzo delle aree Peep con vantaggi per gli acquirenti. Adesso, l’aumento demografico orienta i nostri investimenti, a partire dall’edilizia scolastica». Nell’ultimo anno ci sono state 117 nuove nascite. «Abbiamo aperto una nuova scuola di 15 classi a Madonna della Pace, stiamo facendo una palestra nel plesso di Marina e stiamo ristrutturando un edificio della Ritucci e della Giansante. Abbiamo costruito anche un altro asilo, completamente in legno, in località Fonte Umano», dice il sindaco. A Città Sant’Angelo, però, è stato anche il commercio a trainare lo sviluppo.

Area metropolitana. A Cepagatti si sfiorano gli 11 mila residenti: «È un territorio tranquillo per vivere e con una mobilità veloce, in 12 minuti si arriva al centro di Pescara», dice il sindaco Sirena Rapattoni, «non faccio propaganda al mio paese ma la zona è davvero bella. Poi, con l’urbanistica siamo stati attenti: non ci sono stati interventi edilizi impattanti, ma tanta cura nelle costruzioni tutelando anche la zona a ridosso del fiume. Ovviamente, le difficoltà economiche si sentono anche da noi ma, dai permessi rilasciati, sembra ci sia una leggera ripresa dell’edilizia: un segnale che ci fa ben sperare». A Cepagatti sono 1.111 gli alunni, dall’asilo alle medie: quasi il 10% dei residenti. E, dice il sindaco, «si potrebbe incentivare l’Agrario, che dipende da Alanno, in quanto offre notevoli sbocchi».

Record a Pianella. A Pianella, il 2015 è stato un anno record: quasi 100 residenti in più. «E noi non ci tiriamo indietro con i servizi», dice il sindaco Sandro Marinelli, «vogliamo che vivere a Pianella sia una scelta e non un ripiego. Negli ultimi 5 anni abbiamo perso residenti stranieri, in maggioranza romeni e nordafricani a causa della chiusura di alcune realtà industriali, ma sono aumentate le giovani coppie. Poi, le frazioni di Cerratina e Castellana si trovano a ridosso di Chieti e intercettiamo utenze legate all’università e all’ospedale. I nostri punti di forza», afferma il sindaco, «sono i due asili nido, l’offerta sportiva e la sicurezza con la videosorveglianza che ci consente di controllare tutti gli accessi. Vogliamo essere competitivi per far crescere i nostri figli nella tranquillità».