l’intervento a santa filomena 

Giù i pini pericolanti: i carabinieri forestali ne ripiantano il triplo

MONTESILVANO. Via i pini anziani e pericolanti per lasciare spazio a nuovi alberi e rendere la riserva naturale di Santa Filomena e le strade adiacenti più sicure per i cittadini. È per questa...

MONTESILVANO. Via i pini anziani e pericolanti per lasciare spazio a nuovi alberi e rendere la riserva naturale di Santa Filomena e le strade adiacenti più sicure per i cittadini. È per questa ragione che in questi giorni i carabinieri forestali che gestiscono la pineta di Montesilvano hanno abbattuto una serie di alberi – circa una decina – e piantumato, contestualmente, una trentina di nuove specie autoctone. All’origine dell’intervento, una ricognizione effettuata nei primi giorni del 2021 e alla vigilia del periodo di maltempo previsto, con l’annuncio di nevicate anche a bassa quota, che ha portato all’individuazione di piante la cui stabilità era ormai compromessa.
Come più volte ricordato in passato dai responsabili del polmone verde di Montesilvano, infatti, gli alberi che hanno dato origine alla pineta di Santa Filomena hanno raggiunto i 70/80 anni di età e sono, dunque, arrivati “a fine turno”, come si usa dire nel linguaggio tecnico. A rendere particolarmente pericolosi i pini della riserva, inoltre, sono l’altezza (20/30 metri) e le folte chiome, mal bilanciate dalla scarsa profondità delle radici dovuta alla presenza del mare a pochi metri di profondità che li rende, per questa ragione, soggetti a improvvise cadute che rischiano di nuocere gravemente alla salute dei passanti. Già negli anni passati, soprattutto in occasione di forti venti di burrasca e di nevicate, decine di pini sono caduti all’interno della pineta o sulle strade adiacenti, in alcuni casi anche con gravi danni per automobili e abitazioni limitrofe. Per questa ragione, i carabinieri forestali nei giorni scorsi sono entrati in azione abbattendo le piante più a rischio, così come continueranno a vigilare sulla stabilità di quelle presenti che, soprattutto in inverno, a causa del terreno bagnato, potrebbero inclinarsi pericolosamente. Una buona notizia per gli amanti della natura e di chi ha puntato il dito contro l’operazione, tuttavia, è rappresentata dalla piantumazione di un numero 3 volte superiore di nuovi alberi. Si tratta in particolare di pini domestici e pini d’Aleppo per la parte più interna e latifoglie, come lecci, per la zona a ridosso della carreggiata. (a.l.)
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