«Gianni era un vulcano di idee»

Il ricordo di Padovano (Confcommercio): con il negozio ha ridato luce alla strada
PESCARA. «Gianni Antonucci era una persona brillante e squisita, un vulcano di proposte. Ha rivoluzionato via Conte di Ruvo con il suo negozio. Era un commerciante vero, ce ne sono rimasti pochi come lui». Questo il ricordo di Riccardo Padovano, presidente della Confcommercio. Antonucci, morto nella notte all’età di 58 anni per un malore, era iscritto alla Federmoda, il comparto della Confcommercio dedicato all’abbigliamento. «Gianni era una persona illuminata e piena di idee», racconta Padovano, «diceva che bisognava investire di più per riqualificare via Conte di Ruvo e renderla sempre di più una strada a vocazione commerciale. E aveva ragione: se in passato via Italica era la strada dei grossisti, via Conte di Ruvo era la via dei negozi e lui ci credeva. Perdiamo un commerciante storico che lascia un vuoto difficile da colmare. Da Pianella», continua il presidente della Confcommercio, «aveva trasferito a Pescara la sua mentalità di innovatore: quel locale di via Conte di Ruvo per anni era stato ridotto a sede di comitati elettorali, invece con lui ha ripreso vita. Era titolare ma anche commesso: sapeva fidelizzare i clienti e sapeva vestirli con uno stile sempre diverso. La Confcommercio si stringe alla famiglia».
«Antonucci aveva dato lustro a quella zona della città con un’attività importante e conosciuta, era un punto di riferimento per la città e non soltanto per Pescara», dice l’assessore al Commercio Alfredo Cremonese, «mi chiamava sempre per due motivi: per riferirmi i problemi da risolvere in città ma sempre premettendo il suo classico “ti voglio bene, ma...” e poi per esultare quando segnava il Milan vista la passione comune per i colori rossoneri. Perdiamo una figura storica del commercio pescarese, di lui ho un ricordo affettuoso: passare di lì ogni volta era una festa e non potevo non fermarmi da lui anche soltanto per un saluto».
Commosso anche il sindaco di Pianella Teddy Manella: «Era un amico carissimo, abbiamo quasi la stessa età e siamo cresciuti insieme: i nostri genitori avevano dei negozi nella stessa zona del paese e passavamo le giornate insieme. Era una persona amata da tutti e per tutti aveva sempre un sorriso e una battuta, anzi era sempre pronto a ridere e a piangere con i suoi concittadini. Per anni ha avuto un negozio in centro e la sua attività è stata premiata con il marchio di attività storica: era una presenza costante. Gianni era una persona importante sia a livello umano che per il commercio: ha dato tanto». (p.l.)
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