Giro di vite sui tavoli all’aperto: il caso approda in commissione

28 Gennaio 2023

Mercoledì l’audizione dell’assessore Cremonese e della dirigente Mansueti sulle nuove disposizioni  Nel mirino le multe salate e la revoca dei permessi per l’occupazione del suolo pubblico a chi sgarra

PESCARA. Il giro di vite imposto dall’amministrazione comunale nei confronti degli esercenti che occupano il suolo pubblico con i tavolini all’aperto è l’argomento della seduta della commissione Controllo e garanzia che si svolgerà mercoledì mattina. Il presidente Piero Giampietro ha deciso di convocarla invitando l’assessore al commercio Alfredo Cremonese e la dirigente la settore Provveditorato e patrimonio Federica Mansueti per chiedere dei chiarimenti al riguardo.
In particolare, suscitano qualche perplessità le multe salate e la revoca dei permessi per gli esercenti che non rispettano le regole. Regole che, in realtà, non sono cambiate, ma in passato sarebbero state applicate in maniera molto blanda. Così, in attesa della decisione del Tar in merito al ricorso presentato da alcuni operatori per contestare la riduzione degli spazi per i tavolini rispetto al passato, la dirigente ha deciso di mettere ordine al settore ricordando con precisione quali regole e quali sanzioni devono essere applicate. Con l’occasione è stata anche aggiornata la modulistica. La commissione, inoltre, affronterà anche la questione delle oltre 100 richieste di rinnovo dei permessi per l’occupazione temporanea del suolo pubblico con i tavolini bloccate per l’introduzione di nuove disposizioni obbligatorie per la presentazione delle domande da parte degli esercenti.
In particolare, ad integrazione della documentazione attualmente richiesta, sarà necessario allegare l’autorizzazione rilasciata dal Suap/Scia Nias per la somministrazione di cibi e bevande e/o per l’esercizio dell’attività ai fini di commercio che indichi la superficie utile di somministrazione, nonché un elaborato grafico firmato da un tecnico abilitato e iscritto all’Albo professionale di appartenenza per rappresentare lo stato dei luoghi in cui è presente l’esercizio commerciale/artigianale, con la rappresentazione di marciapiedi, strade, scivoli, pali, panchine e altri pubblici arredi.
Poi ci sono le sanzioni. Per chi occuperà abusivamente il suolo pubblico, oltre alla multa, scatterà la revoca dell’autorizzazione con l’obbligo di rimuovere gli arredi a proprie spese.