Giunta ferma, Di Mattia aspetta Roma

14 Maggio 2013

«Non sappiamo ancora su quante entrate possiamo contare: andiamo avanti alla giornata, ma qualcosa stiamo facendo»

MONTESILVANO. «Prima di fare degli annunci voglio avere la certezza di poter contare sulla necessaria copertura finanziaria». Il sindaco Attilio Di Mattia, a poco più di un mese dall'insediamento della nuova giunta, interviene per fare il punto della situazione ma soprattutto per rispondere a chi continua ad accusare l'amministrazione comunale di immobilismo, visto che la nuova giunta non ha finora prodotto atti di un certo rilievo. «Prima di attaccare bisognerebbe conoscere la situazione degli enti locali», sottolinea il sindaco. «Noi amministratori abbiamo attualmente le mani legate perché in attesa di specifiche direttive dal governo centrale che ci consentiranno di sapere su quali entrate poter contare e, automaticamente, di poter approvare il bilancio preventivo 2013 che rappresenterà il primo atto programmatico importante di questa amministrazione». A pesare sulle future scelte strategiche della giunta Di Mattia sono, dunque, decisioni che, partendo da Roma, stabiliranno su quale risorse potrà contare il Comune di Montesilvano. «Se si considera ad esempio, come mi riferisce l'assessore al bilancio Enzo Fidanza, che la somma dell'Imu e della Tares genera delle entrate per le casse comunali pari a circa 20 milioni di euro all'anno»,, spiega Di Mattia, «è facile comprendere come sia fondamentale conoscere prima le indicazioni su tali imposte per poi poter redigere un bilancio». Ragione per cui la data utile per l'approvazione del bilancio 2013 è stata prorogata dallo Stato al 30 giugno. Il sindaco della città adriatica spiega, poi, come quanto finora realizzato sia frutto di un bilancio precedente, approvato come atto dovuto dall'attuale amministrazione per sopperire a quanto non fatto da quella precedente. «Appena insediati abbiamo dovuto, in appena 4 mesi, approvare il bilancio consuntivo 2011, il preventivo 2012 e il consuntivo 2012», sottolinea, «e finora, pur non potendo modificare nulla, abbiamo applicato un contenimento delle politiche tariffarie. Abbiamo inoltre la difficoltà di lavorare in dodicesimi, vale a dire di poter spendere un dodicesimo di quanto previsto dal bilancio dell'anno precedente». Ma ciò non significa che la giunta sia ferma. «Anche se attualmente dobbiamo vivere alla giornata», aggiunge il primo cittadino, «siamo costantemente al lavoro per ottimizzare le poche risorse a disposizione continuando a garantire la qualità dei servizi offerti, come ad esempio la manutenzione del verde o quella stradale, per la quale non avevamo neanche un euro. E intanto continuiamo a guardare avanti in attesa di avere un bilancio che ci consenta finalmente di poter fare una vera e propria programmazione strategica». In attesa dell'approvazione dell'importante documento la macchina amministrativa continua il suo percorso ed è prevista per venerdì alle 9 una seduta del consiglio comunale. «In realtà si tratta di un question time», specifica Di Mattia, «al quale abbiamo aggiunto un punto all'ordine del giorno, relativo alla Fondazione Falini, per una questione di ottimizzazione delle risorse». Un consiglio comunale costa, infatti, in media 1500 euro e per questo Di Mattia conclude con un appello ad alcuni consiglieri comunali «che sono soliti presentare, legittimamente, un gran numero di interrogazioni (nella prossima seduta ne sono previste 19 di Gabriele Di Stefano, 13 di Ernesto De Vincentiis e 2 di Francesco Maragno, ndr). Li invito a chiedere almeno la metà delle interrogazioni con risposta scritta così da velocizzare le sedute pur mantenendo il necessario grado di trasparenza».

Antonella Luccitti

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