ABRUZZO

Giunta regionale sotto esame: ecco la pagella di D’Alfonso

Tre anni in Regione. Sanità, infrastrutture, lavoro, politica industriale. Le cose fatte, quelle iniziate e poi abbandonate. E le promesse rimaste sulla carta dal 2014 a oggi

PESCARA. Siamo al passaggio dei tre anni della giunta regionale guidata da Luciano D’Alfonso. Tre anni sono un tempo congruo per dare un giudizio a tutto tondo dell’attività della giunta, sulla base del programma di governo che D’Alfonso ha consegnato agli abruzzesi nel 2014. Quanto si è compiuto di quel programma? Quanto della rivoluzione annunciata? Quanto di quell’ Abruzzo “facile e veloce” è entrato nei suoi provvedimenti? Nelle schede analizziamo il lavoro della giunta e del governatore (con lui, nella foto, gli assessori Silvio Paolucci, Donato Di Matteo, Dino Pepe, Marinella Sclocco, Giovanni Lolli, Andrea Gerosolimo, e il sottosegretario Mario Mazzocca). Sulla base di quanto è scritto e promesso nel programma, con tutto quello che di enfatico, forzato, esagerato può trovare posto in un programma. La pagella non ha voti, ma pone problemi, solleva obiezioni, segnala iniziative positive e mostra alcuni punti deboli. È uno scatto in movimento. Nel frattempo D’Alfonso ha perso alcuni collaboratori e la sua maggioranza si è indebolita (la crisi del governo Renzi, il risultato delle amministrative, la fronda interna a un’alleanza che ha numeri risicati). I prossimi due anni saranno forse ancora più difficili . Ma potrebbero servire, chissà, per migliorare le performance.