ABRUZZO

Hacker all'attacco delle altre Asl, Pescara salva i dati sensibili

Dopo L'Aquila i pirati informatici tentano nuovi colpi ma questa volta trovano le difese alzate

PESCARA. Hacker ancora all'attacco delle banche dati delle aziende sanitarie abruzzesi. Dopo L'Aquila i pirati informatici tentano nuovi colpi ma questa volta trovano le difese alzate. E' il caso della Asl di Pescara che è riuscita a salvare il patrimonio di dati sanitari in proprio possesso. 

leggi anche: Attacco hacker Asl, inviati due messaggi a Marsilio e agli utenti Sulla vicenda stanno indagando la Distrettuale antimafia e antiterrorismo dell'Aquila. Il presidente Marco Marsilio ha affermato che non sarà pagato nessun riscatto.

Dopo la minaccia dei pirati informatici di derubare anche le altre Asl abruzzesi - hanno chiesto un riscatto di 3 milioni di euro alla Regione -, tutte le aziende sanitarie abruzzesi hanno deciso di alzare i livelli dello scudo informatico contro le infiltrazioni dall'esterno. La Asl di Pescara è riuscita in questo modo a respingere l'attacco dei criminali informatici. Di contro, però, ha dovuto bloccare, non senza disagi, tutte le comunicazioni digitali verso l'esterno. 

La Asl di Chieti ha invece ha riferito di un rallentamento, e a tratti di un vero e proprio blocco, dei servizi di prenotazione e di pagamento nei Cup, ma ha smentito che sia stata a sua volta oggetto di un attacco hacker.