I lavori per il rondò sono da rifare

Via Rio Sparto, il Comune dà ragione ai cittadini «Mancano gli scivoli per i disabili, il progetto è sbagliato»

PESCARA. «Il progetto per la realizzazione della nuova rotatoria in via Rio Sparto, con la nuova viabilità tra via Basento e strada Comunale piana è semplicemente sbagliato e va rivisto immediatamente». Lo hanno detto ieri gli assessori Isabella Del Trecco e Berardino Fiorilli, dando così ragione ai cittadini che hanno contestato l’intervento. I due assessori hanno effettuato un sopralluogo con i tecnici comunali e si sono resi conto di alcuni problemi. Quindi, i lavori già avviati sono da rifare.

«Non è stato previsto uno scivolo lungo i marciapiedi per i disabili», ha detto Del Trecco, «è stata interdetta la svolta a sinistra per chi arriva da via Basento, automobilisti che oggi, nonostante una rotatoria, hanno un inspiegabile obbligo di svolta a destra, e di fatto è vero che ci sono utenti reclusi in casa».

«Chiediamo scusa ai cittadini che, nei giorni scorsi, hanno sollevato il caso attraverso il quotidiano Il Centro», ha proseguito l’assessore Fiorilli, «cittadini che abbiamo incontrato nel corso di un sopralluogo. Purtroppo è evidente che la macchina politica deve affidarsi alla struttura tecnica per la redazione e realizzazione concreta dei progetti che rientrano nel proprio indirizzo politico, ed è ovvio che se il tecnico sbaglia il cittadino se la prende con l'amministratore. Ma oggi, individuate le criticità, con un cantiere fortunatamente ancora aperto, andranno trovate le soluzioni che entro sette giorni, quindi entro venerdì prossimo, i tecnici dovranno presentare a noi e ai cittadini stessi». «L'errore, di fatto, non ci farà sborsare un euro in più del previsto», ha assicurato, «proprio perché parliamo di un cantiere che comprende altri cinque o sei interventi sparsi sulla città, dunque mentre il progetto verrà rivisto, l'impresa potrà operare in altre zone del territorio, senza perdere un solo giorno di lavoro sul cronoprogramma, e comunque permettendoci di introdurre correzioni senza superare il budget di spesa. Poi capiremo con i nostri tecnici come sia stato possibile sbagliare il progetto».

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