I supereroi Admo, cento ragazzi in campo
Parte il torneo di solidarietà per i giovani: 4 giorni di sfide per rilanciare la donazione di midollo osseo e battere i tumori
PESCARA. «Un’attività sportiva come il calcio porta i ragazzi a fare gruppo e ad applicare la solidarietà sul campo: impegnandosi tutti insieme, si lavora per un obiettivo comune. L’Admo league è anche questo: attraverso la faccia bella dello sport, quella del divertimento e non del conflitto, si insegna ai ragazzi che il rispetto per gli altri è importante non soltanto sul campo ma anche nella vita. Così si capisce anche come si fa a stare vicino a chi ha davvero bisogno di aiuto fino a donare qualcosa di sé per salvare la vita a chi non conosciamo nemmeno». Paola De Angelis, pescarese, è la presidente nazionale dell’Admo, l’associazione di donatori di midollo osseo, e usa la metafora del calcio per informare sulle possibilità di combattere leucemie, linfomi, mielomi e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo: «Vista così», dice, «la donazione è un atto d’amore. Un’opportunità». È dedicato proprio alla beneficenza il torneo di calcio in programma, all’antistadio, dal 15 fino al 23 maggio prossimo: in campo 6 squadre di studenti, più di 110 giocatori. Le squadre si chiamano con i nomi dei supereroi dei fumetti e del cinema – Iron man, Thor, Hulk, Capitan America, Flash Gordon e Cat woman – ma i volontari non hanno poteri eccezionali. Lo dice Paolo Testa, organizzatore del torneo e donatore da due anni: «Per diventare donatore, in gergo tipizzarsi, bisogna fare un semplice prelievo di sangue ed entrare a far parte del Registro italiano donatori di midollo osseo (Ibmdr) e sperare prima o poi di essere chiamati a salvare una vita che è quasi sempre quella di un bambino», dice, «la donazione è assolutamente sicura e indolore e nel giro di pochi giorni il midollo del donatore si riforma completamente». Attraverso il calcio, l’Admo – in Abruzzo sono 5 mila i donatori di midollo osseo – vuole allargare ancora di più la sua platea. Il perché sta in un gioco di numeri: la compatibilità genetica è rara e si parla di una compatibilità tra ricevente e donatore di uno su 100 mila.
«I giovani», spiega De Angelis, «saranno sia protagonisti della solidarietà che destinatari del messaggio. Con l’Admo league i ragazzi parleranno ai ragazzi con i loro linguaggi, i loro mezzi di comunicazione e i loro codici di compartamento». È per questo che Testa ha creato una pagina Facebook dedicata al torneo con notizie, foto, video, figurine dei calciatori e possibilità di interagire con l’invio di selfie, gli autoscatto ai tempi dei social network. «Abbiamo pensato al calcio a 11», dice Testa, «sia perché è uno sport largamente diffuso tra i giovani ma anche perché il mondo del calcio è da sempre particolarmente sensibile a questo tema. Infatti, lo scorso 28 settembre tutti gli stadi del campionato di serie A hanno pubblicizzato l’iniziativa “Ehi Tu hai il midollo?” e calciatori come Del Piero, Cannavaro e Maldini sono stati testimonial dell’Admo». Il 15 e 16 maggio saranno dedicati alle qualificazioni: le prime due classificate dei due gironi (Ae B) giocheranno le semifinali il 22. Il 23 ci sarà la finale: «Una festa di sport e di solidarietà e, a fine partita», dice De Angelis, «ci sarà l’estrazione dei premi della lotteria di beneficienza: i biglietti a 2,50 euro vanno a ruba». ©RIPRODUZIONE RISERVATA