Idrogeno, via libera a tre impianti

2 Aprile 2023

Abruzzo: saranno realizzati a Vasto, Gissi e Popoli. Costeranno più di 20 milioni

PESCARA. «La produzione di idrogeno utilizzando l'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici e acqua rappresenta l'innovazione più importante nel mondo dell'energia che potrà dare maggiori certezze a tutto il tessuto produttivo della Regione che potrà guardare con maggiore fiducia al futuro. Con una procedura velocissima, dopo solo due mesi dalla pubblicazione del bando avvenuta il 31 gennaio, si chiude l'iter per finanziare tre progetti innovativi che porteranno ad una svolta nel modo di produrre energia». Così l'assessore regionale all'energia, Nicola Campitelli, commenta la notizia della pubblicazione della determina con cui è stata approvata la graduatoria che finanzia la realizzazione in Abruzzo di ben tre impianti per la produzione di Idrogeno verde in zone industriali dismesse.
I fondi derivano dalla missione 2 del Pnrr gestiti dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e messi a disposizione della Regione Abruzzo. I progetti arrivati sono stati nove di cui i finanziati, per un importo totale di 20.131.496 euro, riguardano le società Konia Srl per 6.4 milioni, lArap per 10 milioni, e BluSolar Rosciano Srl per 3.731.496 euro.
In particolare l'Azienda regionale che gestisce tutti i nuclei industriali d'Abruzzo (Arap) realizzerà un impianto recuperando e riconvertendo le aree dell'Ex Cotir, abbandonate da molti anni, in contrada Zimarino di Vasto, vicino all’A14. Il secondo impianto verrà realizzato a Gissi e il terzo a Popoli.
«Sono estremamente soddisfatto per l'importante risultato ottenuto, ringrazio l'intera struttura regionale, il dirigente Dario Ciamponi e il direttore per il lavoro svolto rispettando tutti i termini strettissimi imposti dal Ministero. Questi nuovi impianti di produzione di idrogeno», aggiunge l’assessore, «contribuiranno in maniera significativa a ridurre i costi energetici e allo stesso tempo contenere le emissioni di Co2 per favorire una transizione energetica sana che eviti problemi al tessuto produttivo e sociale del nostro Abruzzo».