Idv: abolire gettone ai membri del cda

La proposta del consigliere D’Alonzo accolta anche dal Pdl Confesercenti: abbattere i compensi degli amministratori

MONTESILVANO. Abolire il gettone di presenza per i membri del cda dell'Azienda speciale per i servizi sociali del Comune di Montesilvano. Questa la proposta avanzata in commissione Statuto, dal consigliere Idv, Enea D'Alonzo, e approvata all'unanimità da tutte le forze politiche. Dopo la pioggia di polemiche seguita alle nomine dei membri del cda, il provvedimento sembra aver placato gli animi di maggioranza e opposizione, d'accordo sulla proposta. «Credo che in un periodo di ristrettezze economiche come questo», ha commentato il consigliere D'Alonzo, «abolire i gettoni di presenza possa rappresentare un messaggio forte da dare alla popolazione». Ad apprezzare l'operato del proprio rappresentante è il coordinatore cittadino del partito dipietrista, Camillo Chiarieri. «Al di là di tanti proclami», scrive l'esponente dell'Idv, «è il primo vero atto concreto di discontinuità con il passato della politica montesilvanese». Un plauso all'iniziativa è arrivato anche dagli esponenti del Pdl: «Fino a quando la maggioranza lavorerà in questa direzione», ha commentato l'opposizione, «saremo ben lieti di fornire il nostro appoggio». Sulla questione nei giorni scorsi si era espressa anche la Confesercenti che dopo aver sottolineato che «la scelta di optare per la nomina di tecnici nei consigli d’amministrazione delle società pubbliche di Montesilvano è un buon segno», aveva suggerito al sindaco Attilio Di Mattia di «abbattere radicalmente i compensi dei consiglieri d’amministrazione e degli amministratori», scrive il direttore di Confesercenti Pescara, Gianni Taucci. «Le imprese», continua, «non possono più sostenere i costi di servizi e imposte spinti in alto proprio dai compensi elevati». Ad esprimere perplessità sulla nomina dei cda è invece il segretario cittadino dell'Udc, Bruno Gallo. «Non tolleriamo», si legge in una nota, «che i partiti vengano utilizzati soprattutto da parte di chi riveste ruoli di governo. Il senso di responsabilità ci impone di rispettare le prerogative del sindaco, tuttavia il ruolo che i cittadini ci hanno assegnato ci obbliga a non rivestire il ruolo di comprimari nelle future scelte decisionali».

Antonella Luccitti

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