Il borgo dei matrimoni: caccia agli sposi stranieri
Il Comune si candida a capitale delle nozze per attrarre coppie e parenti dall’estero Via al progetto dalle tradizioni al recupero dei luoghi storici fino ai prodotti tipici
CITTÀ SANT’ANGELO . Sarà presentato venerdì alle 9, nel teatro comunale di Città Sant’Angelo, il progetto promosso dal Comune che mira a sviluppare sul territorio il turismo matrimoniale. Si chiama “Matrimoni nel borgo” ed è un’iniziativa con cui si vuole andare a stimolare il destination wedding, fenomeno che ogni anno spinge migliaia di coppie straniere a scegliere le meraviglie del nostro Paese per unire il loro amore. Un modo con cui l’amministrazione di Città Sant’Angelo spera di dare nuova linfa all’economia, andando anche a valorizzare le attività presenti nel borgo e, allo stesso tempo, le vie e i vicoli più nascosti.
Due sono le tipologie di turisti da poter attrarre in quest’ambito: gli stranieri che decidono di sposarsi in Italia, i quali spesso e volentieri scelgono mete come la Puglia, la Toscana, ma anche Venezia o la costa sorrentina, e i turisti di ritorno, vale a dire quelle persone con origini legate al territorio ma che magari vivono all’estero da tempo e che per il loro giorno più importante preferiscono un tuffo nel passato. La forza delle tradizioni sarà sicuramente uno dei punti di forza da offrire agli interessati, contenuta all'interno di pacchetti che da quello che si apprende dovrebbero essere lanciati in concomitanza con la festa di San Valentino. Qui si va dal ballo del laccio al fascino sempre attuale della serenata, fino al rito della consegna della dote. Senza dimenticare lo spumino, dolce immancabile nei matrimoni celebrati da queste parti. L’obiettivo degli organizzatori è partire con il progetto già dalla prossima estate, sperando anche che il Covid lasci invariata la possibilità di muoversi riacquisita in questi ultimi mesi, ma il vero banco di prova sarà la stagione 2023, anche grazie a una campagna promozionale che consentirà a Città Sant’Angelo, inserita all’interno dei borghi più belli d’Italia, di far conoscere il progetto e competere con altre località che storicamente sono tra quelle maggiormente scelte nel campo del turismo matrimoniale. Alla presentazione di venerdì ci saranno il sindaco angolano Matteo Perazzetti, la vice Lucia Travaglini, l’assessore regionale Daniele D’Amario, il deputato Federico Mollicone, la Wedding Bureau, i vertici di Borghi più belli d’Italia ed esponenti della Camera di commercio.
Due sono le tipologie di turisti da poter attrarre in quest’ambito: gli stranieri che decidono di sposarsi in Italia, i quali spesso e volentieri scelgono mete come la Puglia, la Toscana, ma anche Venezia o la costa sorrentina, e i turisti di ritorno, vale a dire quelle persone con origini legate al territorio ma che magari vivono all’estero da tempo e che per il loro giorno più importante preferiscono un tuffo nel passato. La forza delle tradizioni sarà sicuramente uno dei punti di forza da offrire agli interessati, contenuta all'interno di pacchetti che da quello che si apprende dovrebbero essere lanciati in concomitanza con la festa di San Valentino. Qui si va dal ballo del laccio al fascino sempre attuale della serenata, fino al rito della consegna della dote. Senza dimenticare lo spumino, dolce immancabile nei matrimoni celebrati da queste parti. L’obiettivo degli organizzatori è partire con il progetto già dalla prossima estate, sperando anche che il Covid lasci invariata la possibilità di muoversi riacquisita in questi ultimi mesi, ma il vero banco di prova sarà la stagione 2023, anche grazie a una campagna promozionale che consentirà a Città Sant’Angelo, inserita all’interno dei borghi più belli d’Italia, di far conoscere il progetto e competere con altre località che storicamente sono tra quelle maggiormente scelte nel campo del turismo matrimoniale. Alla presentazione di venerdì ci saranno il sindaco angolano Matteo Perazzetti, la vice Lucia Travaglini, l’assessore regionale Daniele D’Amario, il deputato Federico Mollicone, la Wedding Bureau, i vertici di Borghi più belli d’Italia ed esponenti della Camera di commercio.