Il Comune vieta in centro fioriere e sedie in plastica

Varate le nuove regole per l’arredo esterno di bar, ristoranti e negozi Da piazza Salotto a via Firenze consentite solo verande bianche o grigie

PESCARA. Addio alle fioriere e ai vasi all’esterno dei pubblici esercizi del centro e nel cuore di Porta Nuova. L’amministrazione comunale non vuole più vederli. Dovranno sparire per sempre anche le verande a colori e persino le sedie e i tavolini in plastica dei bar. Una delibera, approvata nei giorni scorsi dalla giunta, fissa regole ferree per l’arredo urbano nelle cosiddette aree di pregio, cioè nelle strade più importanti e più belle della città. Regole che non mancheranno di far discutere, perché costringeranno, in alcuni casi, i titolari degli esercizi pubblici a cambiare l’arredamento e persino le abitudini.

Ora verande e tavolini diventeranno come un vestito da acquistare rigorosamente in tinta con il resto dell’abbigliamento per non fare brutta figura. Qualsiasi tipo di arredamento dovrà essere adeguato al colore della pavimentazione stradale. La delibera di giunta non consente deroghe, anche se non indica le sanzioni per gli eventuali trasgressori. «L’obiettivo del Comune», spiega l’assessore al commercio Gianni Santilli, «è quello di tutelare il patrimonio della città. Viene richiesto ai titolari delle attività di rispettare quelle zone di pregio che oggi rappresentano il nostro miglior biglietto da visita».

Le aree di pregio. È lungo l’elenco delle zone del centro e di Porta Nuova dove verranno applicate le nuove regole. Si parte da piazza Salotto per poi proseguire con piazza Sacro Cuore, largo Mediterraneo, corso Umberto, via Fabrizi, largo Paolucci, piazza Primo maggio, piazza della Repubblica, piazza Garibaldi, piazza Unione, piazza Le Laudi, largo della Madonnina. E ancora: via Carducci, via Trento, via Mazzini, via Roma, via Piave, via Michelangelo, viale Regina Margherita tra piazza Salotto e via Mazzini, la piazzetta tra la fine di via Roma e l’incrocio con via Fabrizi. Infine, le strade da poco tempo pedonalizzate, cioè via Firenze e via Battisti.

Stop alle fioriere. Dovranno sparire per sempre tutte le fioriere e i vasi utilizzati fino ad oggi da bar e negozi per delimitare l’area di suolo pubblico occupata. Il nuovo regolamento vieta anche le pedane, le moquette e persino gli ombrelloni. In pratica, qualsiasi elemento anche removibile che copra la pavimentazione.

Saranno messi al bando anche gli arredi in plastica. Bar e ristoranti potranno esporre all’esterno solo tavolini e sedie in legno o metallo. Ma attenzione: dovranno essere esclusivamente bianchi o neri, come i colori della pavimentazione di via Firenze. Off limits le panchine. I titolari dei pubblici esercizi avranno comunque l’obbligo di provvedere quotidianamente, entro la chiusura, a rimuovere completamente gli arredi consentiti, collocati sul suolo oggetto di concessione.

Vietate le verande a colori. Pesante giro di vite per tende e verande, che non potranno più essere a colori. «Sono autorizzabili», avverte il provvedimento varato dalla giunta, «solo tende sulle tonalità del bianco, panna o grigio».

Inoltre, dovranno essere retraibili, fissate a parete e prive di qualunque montante o appoggio al pavimento per non creare ostacoli ai pedoni. È poi obbligatorio, in uno stesso edificio, che le tende siano simili per foggia e materiale, anche se appartenenti a locali commerciali diversi. «Tutto questo», ha fatto presente l’assessore al commercio, «per evitare carnevalate».

Sulle strade di pregio e, quindi, anche su corso Umberto, sarà consentita l’installazione solo di verande in struttura leggera, simili per caratteristiche tecniche, stilistiche e dei materiali, a quelle già presenti in via Piave e in piazza Salotto dotate di pareti trasparenti e colonne in acciaio.

Le verande, infine, dovranno essere immediatamente adiacenti e prospicienti l’attività di riferimento, con una profondità non superiore a 2,75 metri e con l’arretramento di un metro dagli angoli degli edifici».

©RIPRODUZIONE RISERVATA